Digitale terrestre a servizio dell¿eGovernment. Ma i decoder costano ancora troppo

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La Tv digitale terrestre sar&#224 presto canale di diffusione delle applicazioni online della Pubblica Amministrazione. Baster&#224 un televisore e un telecomando per raggiungere molti dei servizi della PA centrale e locale, a partire dalla sanit&#224. Ma non da subito.

Il Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha infatti costituito un team chiamato a delineare le iniziative propedeutiche (come i bandi di gara) e la tipologia delle informazioni e dei servizi da immettere in vista del decollo del sistema digitale terrestre.

La squadra sar&#224 composta da esperti, coordinati dal professor Pierluigi Ridolfi, e operer&#224 nell¿ambito dell¿attivit&#224 del CNIPA (Centro Nazionale per l¿Informatica nella Pubblica Amministrazione), naturalmente parte in causa in tutta l”operazione di restyling dei servizi e dei rapporti con il cittadino teledipendente.

Il ministro ha spiegato che con questa iniziativa si intende utilizzare anche il televisore, ampiamente diffuso nelle famiglie, ¿per consentire di accedere ai servizi di eGovernment anche a quanti non dispongono ancora di un Pc connesso a Internet¿.

Stanca ha ricordato che l¿obiettivo del governo &#232 quello di realizzare entro il 2006 il digitale terrestre. In tale ambito il Comitato dei Ministri per la Societ&#224 dell”Informazione ha gi&#224 approvato lo stanziamento di 10 milioni di euro per il progetto ”Digitale Terrestre” per promuovere un bando di co-finanziamento con le pubbliche amministrazioni centrali e locali, ma pure con altri soggetti, che forniscono servizi ai cittadini, in modo da poterli erogare in modalit&#224 multimediale anche attraverso la Tv digitale, nell”ambito dei progetti di eGovernment considerati dalla sperimentazione pubblica prevista dalla legge 3 del 2003.

Le prestazioni online sulsistema Tvdigitale, che nei piani del governo sar&#224 operativo nel 2006, saranno soprattutto di natura informativa e spazieranno in vari settori, a partire dalla sanit&#224 e dalle modalit&#224 di espletamento di molte pratiche burocratiche, fino alle informazioni sul traffico.

In sostanza si tratterr&#224 di estendere le capacit&#224 dell¿attuale Televideo integrandolo con nuove informazioni e servizi pubblici.

Il nuovo obiettivo d”azione, spiega il ministro, sar&#224 la concertazione tra Pubbliche Amministrazioni centrali e locali e altri soggetti che forniscono servizi ai cittadini.

Va detto, naturalmente, che per ricevere e interagire sul digitale terrestre gli utenti dovranno dotarsi dell¿apposito decoder, il cui costo pu&#242 anche superare le diverse centinaia di euro. Anche per questo in Finanziaria &#232 stato previsto un forte stanziamento di supporto all”acquisto e alla diffusione di questo genere di apparecchio, superiore persino ai fondi per la banda larga.

Il regolamento &#232 stato approvato ed &#232 stato registrato dalla Corte dei Conti.

¿Ora – ha riferito il ministro Maurizio Gasparri – si stanno mettendo a punto i meccanismi per l”erogazione dei 150 euro per decoder¿.

Gli attuali decoder, come ha anticipato Key4biz.it, non sono ancora in condizione di supportare tali applicazioni.
Va detto che, realisticamente e considerando i costi dei decoder del futuro nonch&#233 dei progetti che servirebbero per arrivare ad una vera interazione, per il momento l”eGovernment televisivo si concentrer&#224 sull”informazione.

Raffaella Natale

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