Mondo
Gli operatori tlc di sei Paesi stanno testando una nuova tecnologia broadband per la trasmissione dati senza fili su grandi distanze.
Lo standard WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) ¿ conosciuto anche come 802.16 – potrà essere usato per permettere la connessione a Internet in tutte quelle zone non coperte da reti telefoniche tradizionali o cablate e promette di competere, per costi e velocità, con l¿ADSL e i sistemi di connettività via cavo.
Lo standard 802.16, modificato lo scorso gennaio dall¿IEEE (Institute for Electrical and Electronics Engineers) con l”emendamento 802.16a che riguarda le frequenze tra 2 GHz e 11 GHz, è una tecnologia per reti MAN (Metropolitan Area Network) wireless che consente di collegare gli hotspot 802.11 a Internet e rappresenta un”estensione wireless alle connessioni via cavo e DSL per l”accesso a banda dell”ultimo miglio. I punti d¿accesso WiMAX coprono infatti una zona di 45 chilometri ¿ superiore quindi al Wi-Fi -con una velocità di 70 megabits al secondo. La tecnologia può operare su bande di frequenza che vanno dai 6 agli 11 GHz.
Il primo processore a supporto della tecnologia verrà lanciato da Intel entro il secondo semestre di quest¿anno, ma sono molti gli operatori attualmente impegnati nei test su WiMAX: due operatori britannici (BT e UK Broadband), lo spagnolo Iberbanda, il messicano MVS Net, il brasiliano Neotec, il cinese PCCW e l¿indiano Reliance Infocomm.
Le aziende coinvolte nella sperimentazione dello standard sin sono riunite in un¿organizzazione senza fini di lucro, il WiMAX Forum. Le iniziative del gruppo contribuiranno ad accelerare l”introduzione di apparecchiature wireless a banda larga nei mercati che aderiscono allo standard tecnico 802.16, velocizzando la diffusione a livello mondiale della banda larga per l”ultimo miglio.
Il forum prevede inoltre di collaborare con l”ETSI (European Telecommunications Standards Institute) per sviluppare piani di test per HIPERMAN, lo standard europeo per l”accesso alle MAN wireless a banda larga.
Intel sostiene l¿adozione della tecnologia come rimedio a uno dei principali problemi dei fornitori di accesso a Internet: come diffondere Internet ad alta velocità senza avviare dei cantieri per sotterrare migliaia di chilometri di cavi e fibre ottiche?
Il vicepresidente della compagnia, Sean Maloney, ha dichiarato che i maggiori service provider mondiali, nonostante l¿iniziale scetticismo, si sono subito mobilitati per sostenere l¿implementazione dello standard che renderà molto più economica la connessione in quelle aree del mondo ¿ i Paesi in via di sviluppo, ad esempio – che risultano troppo costose da gestire con le tecnologie wired.
¿I sistemi certificati WiMAX forniranno i componenti per collegare i prossimi cinque miliardi di utenti a Internet e favorire la rivoluzione del wireless in banda larga¿, sostiene Maloney.
Attualmente, un ISP può impiegare anche fino a tre mesi per fornire una rete di connessione a Internet: con le tecnologie 802.16 l¿accesso potrà essere effettuato in pochi giorni e a un costo decisamente inferiore. La visione anticipata da Intel prevede infatti la distribuzione di silicio basato su standard per il networking WLAN e l”hardware WMAN 802.16 interoperabile e a costi contenuti. Il silicio 802.16 (che sarà certificato da WiMAX Forum), verrà sviluppato e distribuito da un ecosistema in crescita di produttori di apparecchiature e service provider wireless.
L¿implementazione dei sistemi avverrà in tre fasi: la prima prevede l”installazione di antenne esterne fisse per introdurre il wireless nei mercati emergenti e velocizzare la diffusione di servizi in banda larga senza la necessità di posare cavi o fili elettrici
Si proseguirà quindi con l”installazione di antenne interne, per passare, infine, alla terza fase, quando i dispositivi hardware WiMAX-Certified saranno disponibili nelle soluzioni portatili per gli utenti che desiderano spostarsi all”interno o tra le aree del servizio tramite roaming.
Il WiMAX, dunque, si pone come alternativa al Wi-Fi, inadatto alle comunicazioni sulle lunghe distanze: Intel, che ha investito milioni di dollari per la promozione del Wi-Fi, ha ammesso che la tecnologia non è non è stata prevista per le trasmissioni a lungo raggio, né tecnicamente, né economicamente.