Europa
TeliaSonera non riuscirà a lanciare in tempo i servizi di terza generazione in Svezia, a meno che non riceva l¿autorizzazione a usare una tecnologia alternativa meno costosa.
Lo rivela il quotidiano specializzato Dagens Industri.
Secondo l”amministratore delegato della società scandinava, Anders Igel, la tecnologia Umts (Universal Mobile Telecommunications Systems) sarebbe troppo cara per coprire ogni zona del vasto e scarsamente popolato territorio svedese nei tempi e nei modi previsti dal contratto.
Per Igel, sarebbe il caso di cambiare tecnologia e utilizzare ad esempio il sistema EDGE (basato sul vecchio network Gsm) che permette di ottenere una velocità di trasmissione solo di poco inferiore a quella dell¿Umts.
La tecnologia EDGE (Enhanced Data Rates for Global Evolution), a metà strada tra la seconda e la terza generazione, consentirebbe agli operatori di risparmiare tempo e denaro, dal momento che le reti potrebbero essere realizzate utilizzando le stazioni radio già esistenti.
Con l¿Umts, spiega Igel, bisogna invece costruire i network daccapo ed è impensabile sperare di poter adempiere ai termini contrattuali, che prevedevano la copertura del 99,98% della popolazione entro la fine del 2003.
Una stazione base costa oltre 100 mila euro. Se a ciò si aggiungono la mancanza di apparecchi e le difficoltà tecniche, gli obiettivi imposti dai vari governi sono irragionevoli, conclude Igel.
Un altro problema di non poco conto è rappresentato dai telefonini, troppo pochi e inaffidabili. Su questo, del resto, sono d”accordo un po” tutti gli operatori del Vecchio Continente: gli attuali apparecchi non sono in grado di mantenere le promesse del 3G (accesso Internet ad alta velocità, comunicazioni voce perfette, videotelefonate e nessun problema di roaming).
“Alcuni telefonini offrono buone prestazioni durante il passaggio da un ripetitore all”altro, come i Motorola. Altri offrono buone prestazioni per Internet, ma al momento non esiste un singolo modello buono per tutto”, ha dichiarato Hakan Dahlstrom, direttore delle reti di telefonia mobile di TeliaSonera.
Le licenze Umts in Svezia sono state assegnate gratuitamente, attraverso il cosiddetto ”beauty contest”, ma dietro precise condizioni: entro la fine del 2003, i quattro operatori assegnatari dei lavori – Orange, H3G, Tele2 e Europolitan – avrebbero dovuto coprire l¿intero territorio per poi rimborsare lo 0,15% del proprio fatturato allo Stato. Telia, uno degli operatori storici, venne escluso dal Ministero delle Poste per “carenze dal punto di vista della fattibilità tecnica”.
Dopo minacce di ricorso – ma anche per risparmiare sui costi – Telia si è unita a Tele2 in una joint venture3G, Svenska UMTS-natAB, che nel mese di dicembre 2003 ha acquistato la licenza dell¿operatore francese Orange per 5,5 milioni di euro.
Orange aveva più volte chiesto al governo di ridurre la propria copertura e rinviare la scadenza dei lavori al 2006. Ma i regolatori hanno rigettato la domanda, presentata nel frattempo anche da Tele2 e Telia Sonera, minacciando anche pesanti multe.
La filiale di France Telecom di fronte all¿inflessibilità dei regolatori svedesi riguardo i ritardi nel completamento della rete, ha dunque preferito ritirarsi.
Soltanto 3, filiale del conglomerato di Hong Kong Hutchison Whampoa, ha finora lanciato i servizi 3G nel Paese, ma soltanto nelle 3 città più importanti. Gli altri operatori sperano di poter lanciare il servizio entro la fine di quest¿anno.