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Internet e i telefonini sempre più sofisticati che permettono la trasmissione di immagini, favoriscono in modo evidente la propagazione della pornografia a tutto vantaggio dell¿industria del sesso.
Occorrono delle regole che – nel rispetto della libertà di espressione e tenendo conto che non si può fermare l¿innovazione tecnologica – proteggano gli utenti, soprattutto i minori dal dilagare di contenuti oggi semplicisticamente definiti ¿per soli adulti¿.
Se ne è discusso a Bruxelles nel corso di una mini conferenza al Parlamento europeo, dove l¿eurodeputato Marianne Eriksson ha concluso che tutti gli Stati membri dovrebbero rinforzare le leggi sulla prostituzione sul modello svedese, dove i clienti sono puniti con ammende e anche col carcere.
¿Fino a qualche anno fa ¿ spiega la Eriksson ¿ se si cercava materiale pornografico o delle prostitute bisognava veramente andarle a cercare. Adesso bisogna invece fare degli sforzi per evitare di imbattersi in queste cose¿il sesso ha invaso la televisione, la posta e ora minaccia anche i telefonini¿.
Anche il vocabolario oggi sembra liberalizzare la pornografia che diventa sempre più spesso ¿erotismo¿, mentre la prostituzione è diventata ¿lavoro sessuale¿ e gli sfruttatori ¿impresari dell¿eros¿.
Citando cifre recenti, Janice Raymond ¿ Professoressa di Women¿s Studies e Codirettore della Coalition against Trafficking in Women International ¿ afferma che il 33% degli utenti britannici accede attraverso Internet a materiale porno ¿hard¿, con una domanda particolarmente elevata di materiale pedofilo, sadomasochista e zoofilo.
¿Sfortunatamente, la pornografia serve da educazione sessuale alla maggior parte degli uomini, condizionandoli nei comportamenti verso le donne e nelle relazioni sessuali¿, conclude la Raymond.
Gli operatori della telefonia mobile britannica – Vodafone, Orange, T-Mobile, Virgin Mobile e 3 – battendo tutti sul tempo hanno intanto deciso di darsi un codice di autodisciplina per classificare i contenuti disponibili per gli utenti.
Tra i punti chiave del Code of Practice: la classificazione dei contenuti per adulti; una procedura per verificare l¿età degli utenti prima di distribuire il materiale richiesto; una struttura di classificazione indipendente simile a quella usata dall¿industria dei media; il monitoraggio delle chat room e strumenti per il controllo dei dispositivi da parte degli adulti.
Gli operatori – che hanno anche promesso di incrementare gli sforzi per evitare anche sui cellulari il dilagare dello spam – puntano a prevenire eventuali rigidi controlli esterni imposti dal governo.
I cosiddetti contenuti per adulti giocano infatti un ruolo molto importante per la diffusione dei servizi di terza generazione. Le aziende di settore, dicono gli analisti, mirano innanzitutto a proteggere i profitti derivanti dagli allettanti servizi premium per soli adulti.
Per quanto riguarda in particolare Internet, la situazione sfiora i confini dell”orrore:l¿associazione Telefono Arcobalenoha dichiarato che nel 2003 sono stati 17.016 i siti a contenuto pedo-pornografico denunciati, in crescita di oltre il 70% rispetto al 2002. E fra i Paesi a più alto tasso di presenza, l”Italia risulta essere al quinto posto.
All”Italia va anche il ¿primato¿ nell”Unione Europea per l”Internet Service Provider con maggiore concentrazione di siti pedofili pubblicati: si tratta di Libero.it, con 284 siti.
A livello mondiale, lo stesso primato spetta a un sito brasiliano: Terra.com.br, con 1.195 siti. Per quel che riguarda gli host con maggiore concentrazione di gruppi e comunità a contenuto pedofilo, al primo posto si posiziona MSN, con 849 siti e al secondo YAHOO!, con 589.