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L¿Umts consentirà agli operatori delle telecomunicazioni di aumentare in modo considerevole i profitti legati ai servizi dati.
Lo rende noto un nuovo studio effettuato da Shosteck Group, secondo cui le reti di terza generazione permetteranno di contenere i costi di distribuzione e, di conseguenza, di abbassare le tariffe.
In secondo luogo, l¿Umts offrirà servizi di qualità notevolmente migliore ¿ alta risoluzione delle immagini, distribuzione più veloce, applicazioni più ampie e funzionali ¿ che invoglieranno gli utenti a passare al 3G.
Secondo Herschel Shosteck, presidente della società di ricerca, non saranno, però, le videotelefonate la tanto attesa killer application dei servizi di terza generazione, bensì il video streaming di contenuti multimediali. La fruizione di video ad alta risoluzione sul proprio telefonino è infatti un¿applicazione che riunisce in sé le caratteristiche del successo: alto gradimento da parte del pubblico, bassi costi di distribuzione per gli operatori, possibilità di diffusione su larga scala.
La videofonia, servizio di punta di H3G e offerta anche da NTT DoCoMo, è stata dunque un po¿ sopravvalutata e non dovrebbe portare ampi margini di profitto per gli operatori, almeno non sul breve periodo. I fattori che giocano a suo svantaggio sono diversi: l¿immaturità della tecnologia, una limitata copertura di rete, tariffe troppo alte, telefonini non adatti all¿applicazione.
Queste caratteristiche negative dovrebbero essere risolte col tempo, ma ci vorranno almeno altri due anni perché le video chiamate seducano il mercato di massa.
Il video streaming, dunque, inaspettatamente si rivelerà come una delle applicazioni che darà agli operatori i più ampi margini di profitto: ¿¿sul breve termine ¿ continua il dottor Shosteck ¿ gli operatori che si concentrano sui servizi più semplici e meno costosi, sono quelli che avranno più possibilità di guadagnare¿tuttavia, col tempo, gli apparecchi diverranno sempre più sofisticati e le reti più mature. Questo permetterà agli operatori di offrire servizi più complessi di quelli disponibili attualmente e poi di trarne profitto¿.
Il valore dei servizi aumenterà nei prossimi anni. Ma il 2004 è comunque un anno decisivo per il decollo della tanto attesa terza generazione. Dopo 2 anni di rinvii, infatti, quest¿anno la maggior parte degli operatori lancerà le proprie offerte commerciali, dimostrando la validità delle proprie strategie e degli ingenti investimenti finora effettuati.
Solo in seguito, però, gli operatori potranno focalizzarsi su segmenti specifici del mercato e partire con offerte mirate e redditizie.
La richiesta di servizi esiste ed è più ampia di quanto gli addetti ai lavori si aspettassero. Lo ha dimostrato il boom di acquisti di telefonini con fotocamera registrato durante le ultime feste natalizie, quando molti operatori hanno addirittura terminato le scorte di componenti per la produzione degli apparecchi.
Con la diffusione dei telefonini con applicazioni video streaming, però, cominciamno a farsi strada forti dubbi sulla gestione dei contenuti a carattere pornografico.
Gli operatori della telefonia mobile britannica – Vodafone, Orange, T-Mobile, Virgin Mobile e 3 – battendo tutti sul tempo hanno deciso di darsi un codice di autodisciplina per classificare i contenuti disponibili per gli utenti.
Tra i punti chiave del Code of Practice: la classificazione dei contenuti per adulti; una procedura per verificare l¿età degli utenti prima di distribuire il materiale richiesto; una struttura di classificazione indipendente simile a quella usata dall¿industria dei media; il monitoraggio delle chat room e strumenti per il controllo dei dispositivi da parte degli adulti.
Gli operatori hanno anche promesso di incrementare gli sforzi per evitare anche sui cellulari il dilagare dello spam.
Il ministro delle Comunicazioni Stephen Timms ha accolto con entusiasmo il passo fatto dagli operatori che, da canto loro, puntano a prevenire eventuali rigidi controlli esterni imposti dal governo.
I contenuti per adulti infatti giocano anch¿essi un ruolo molto importante per diffusione dei servizi di terza generazione. Le aziende di settore, dicono gli analisti, mirano innanzitutto a proteggere i profitti derivanti dagli allettanti servizi premium per soli adulti.
Il codice di condotta esclude comunque gli Sms e le comunicazioni peer-to-peer.