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Hewlett-Packard ha annunciato che il fatturato legato al software Linux ha superato i 2,5 miliardi di dollari nel 2003 e ha fatto sapere di essersi portato in testa al gruppo di aziende che commercializzano il sistema operativo concorrente di Microsoft.
Linux è un software aperto, non sottoposto al diritto d¿autore, che può usato, copiato e modificato gratuitamente e già lo scorso anno, il CEO di HP Carly Fiorina aveva dichiarato che i guadagni ricavati da prodotti e servizi legati a Linux avevano raggiunto i due miliardi di dollari.
Il sistema sta guadagnando sempre più il supporto delle imprese che, sempre più numerose, affidano a Linux la gestione di sistemi informatici molto complessi.
Nick Collins, direttore marketing Linux alla HP, ha dichiarato che il giro d¿affari legato al software libero è stato trainato dalla vendita di server, di sistemi di stoccaggio dei dati, di software e di servizi utilizzati per far funzionare i sistemi informatici.
L¿adozione di Linux permette alle imprese di ridurre le spese informatiche, necessità quanto mai urgente data la crisi che da ormai tre anni scuote il settore.
Nel corso degli ultimi trimestri, le vendite di server che utilizzano l¿open source sono notevolmente aumentate sia nel volume che nel valore, con una crescita del 50% al terzo trimestre 2003 rispetto allo stesso periodo dell¿anno precedente. (dati IDC).
Il progresso è motivato, appunto, dal basso costo di Linux rispetto ai sistemi proprietari come Windows e Unix, ma anche dal crescente utilizzo del sistema nelle applicazioni legate al Web e ai sistemi informatici ad alta prestazione.
Tra le prime aziende ad adottare Linux, Google e Amazon.com.
Recentemente anche Oracle ha deciso di entrare massicciamente nel mercato del software libero, che già viene utilizzato all¿interno dell¿azienda.
IBM, un altro big dell¿informatica, ha deciso di non rendere noto il fatturato legato a Linux: il gruppo ha appena istituito un fondo per aiutare gli utenti di quest¿ultimo a difendersi dalle accuse di violazione del copyright portate avanti da SCO Group.
Il fondo verrà gestito dall¿Open Source Development Labs (OSDL), un consorzio nonprofit che lavora per promuovere un più diffuso uso di Linux e che ha fatto sapere di avere già ottenuto fondi per 3 milioni di dollari. OSDL conta di arrivare almeno a 10 milioni di dollari.
Lo scorso settembre, anche Hewlett-Packard ha creato una sorta di ¿programma di indennità¿ per aiutare i propri clienti a difendersi da eventuali problemi giudiziari. Red Hat, l¿azienda che fornisce i software e l¿assistenza tecnica per Linux, ha immesso 1 milione di dollari nel fondo per coprire le spese legali delle altre compagnie che lavorano allo sviluppo del sistema.