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Il business delle suonerie per i cellulari è ancora in espansione o comincia a mostrare segni di saturazione e debolezza? La domanda, direbbe qualcuno, nasce spontanea, e il dubbio deriva dal fatto che due studi, entrambi appena pubblicati sembrano contraddirsi l¿un l¿altro.
Il primo è quello pubblicato dalla società di ricerca Arc Group, secondo cui la vendita di suonerie per telefonini nel mondo, ha subito un aumento del 40% raggiungendo un giro d”affari pari a 3,5 miliardi di dollari. Entro il 2008, il fatturato globale dovrebbe arrivare a 5,2 miliardi di dollari.
¿Il settore ¿ dice l¿analista Richard Jesty ¿ è diventato molto redditizio e promette ancora ampi margini di crescita¿.
La sostituzione maniacale della suoneria del proprio cellulare sembra infatti non essere esclusiva solo dei teen-ager, ma anche di compassati manager in giacca e cravatta che hanno ora a disposizione apparecchi sempre più potenti e veloci nel download di suoni e videoclip.
Il grande successo delle suonerie – conclude Jenty – seppur non paragonabile a quello degli Sms, rappresenta un”importante fonte di guadagno per le compagnie di telefonia mobile, che dividono i proventi con le case discografiche e gli artisti autori dei pezzi.
Di diverso parere un¿altra società di analisi, la Juniper Research, che crede invece che il mercato sia prossimo alla saturazione e cominci già a mostrare le prime incrinature.
Secondo gli analisti britannici, il settore lo scorso anno ha generato globalmente profitti per appena un miliardo di dollari e, nel 2008, varrà al massimo 490 milioni di dollari.
¿Il ricambio ossessivo delle suonerie sembra stia passando di moda e in molte categorie sociali è già considerato stupido e noioso¿.
Buone speranze invece per il settore della musica digitale via telefonino che continua a essere guardato con interesse sia dagli operatori tlc che dall¿industria musicale e dovrebbe arrivare a generare, entro i prossimi 5 anni, profitti per 560 milioni di dollari.
Il telefonino viene infatti considerato sempre più un ottimo canale di vendita dei cosiddetti ¿promo¿, per incoraggiare gli utenti all¿acquisto della musica sui tradizionali supporti.
Il settore, però, deve affrontare diversi ostacoli: come, ad esempio, convincere gli utenti a usare il telefonino, anziché il Pc, per scaricare musica dal web.