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Cominciano a farsi sentire gli effetti del CAN-SPAM Act, la legge andata in vigore lo scorso anno negli Usa per tentare di contrastare il fenomeno dello spam, la famigerata posta spazzatura.
La Federal Trade Commission ha infatti annunciato la sua prima azione contro un gruppo di società e individui accusati di inondare le caselle di posta elettronica degli utenti di spam di natura pornografica.
Secondo la FTC, le società incriminate e le loro ¿affiliate¿ hanno inviato centinaia di migliaia di eMail senza specificare che il messaggio conteneva materiale per soli adulti, così come invece previsto dalla legge che richiede nell¿oggetto la dicitura ¿SEXUALLY-EXPLICIT¿, nel caso in cui il testo includa riferimenti o immagini pornografiche.
L¿organizzazione, con sedi a Las Vegas, Gran Bretagna e Latvia è inoltre accusata di non fornire il messaggio di opt-out nell¿eMail e di diffondere informazioni false, contravvenendo apertamente alle imposizioni legislative.
Le aziende sponsorizzavano tutte la stessa serie di prodotti e servizi per soli adulti, incluso un gruppo di circa 20 siti web, ancora on line, a sfondo pornografico.
L¿azione della FTC mira a colpire in particolare le cosiddette pratiche di ¿marketing affiliato¿.
Le compagnie che utilizzano le eMail non sollecitate per farsi pubblicità in genere si distanziano dalla pratica dello spamming commissionando il lavoro a terze parti, in genere società off-shore.
In base al CAN-SPAM Act, però, tutte le aziende che ricorrono al marketing affiliato sono responsabili per le azioni dei sub-contraenti.
In questo modo, chiunque scelga di ricorrere a questa pratica non può dissociarsi con quanto commesso dalle aziende che compiono ¿materialmente¿ lo spamming, schiacciando il bottone di invio.
Per quanto riguarda le società coinvolte, una corte federale ha emesso un ordine restrittivo, vietando loro l¿invio di ulteriori messaggi spam e congelando gli asset in attesa dell¿udienza preliminare.
Si tratta, spiega la FTC, del sesto caso in cui viene applicata la legge anti-spam entrata in vigore a gennaio 2004, ma è la prima volta in cui viene coinvolto in particolare lo spamming pornografico.
Un atto dovuto, spiega Lydia Parnes del Bureau of Consumer Protection della FTC, ¿per mettere in guardia gli spammer e proteggere i genitori e i ragazzi che hanno il diritto di poter controllare quanto arriva nelle loro caselle di posta elettronica¿.
Le aziende citate in giudizio sono: Global Net Solutions, Open Space Enterprises, Southlake Group, WTFRC (Las Vegas), Global Net Ventures (Londra), Wedlake (Latvia).
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