Europa
Durante il periodo natalizio, quando tutti erano alle prese con regali e cenoni, il mondo delle telecomunicazioni europee era in fermento. In molti mercati, infatti, gli operatori hanno finalizzato importanti acquisizioni e annunciato nuovi accordi volti a consolidare le proprie posizioni.
In Svezia ad esempio, TeliaSonera e Tele2 hanno confermato la prossima acquisizione della quarta licenza 3G del Paese, detenuta da Orange Sverige AB.
Le due società, che già possiedono una licenza comune attraverso la joint venture Svenska UMTS, attendono soltanto l¿autorizzazione delle Autorità per le telecomunicazioni e l¿approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione.
Telia è stato l¿unico ex monopolista europeo a non aggiudicarsi una licenza di terza generazione sul mercato domestico. Nel 2000, quando vennero assegnate le concessioni, infatti, i regolatori rifiutarono l¿offerta avanzata dall¿incumbent svedese poiché gli investimenti e i piani di dispiegamento delle reti furono giudicati troppo conservatori.
L¿operatore, tuttavia, non accettò di modificare le proprie proposte, giudicandole realistiche e coerenti con la situazione del mercato e si unì a Tele 2,che era invece riuscito ad aggiudicarsi la licenza, preferendo operare come service provider virtuale.
E la cautela dell¿operatore si è dimostrata quanto mai giustificata dal momento che gli altri vincitori – Vodafone Europolitan, Orange Sweden, e Hi3G Access ¿ hanno incontrato serie difficoltà nel dispiegamento delle rispettive reti.
In Austria, allo stesso tempo, Telefonica Moviles ha finalmente ceduto la non più desiderata 3G Mobile Telecommunications a Mobilkom, il maggiore operatore mobile del Paese che quindi attualmente detiene 4 blocchi di spettro Umts.
Per adempiere alle leggi nazionali in materia di telecomunicazioni, però, Mobilkom dovrà vendere uno di questi blocchi entro il 31 gennaio del prossimo anno. Attualmente, comunque, l¿operatore copre con le proprie reti il 50% della popolazione ed è dunque già in linea con le condizioni della nuova licenza.
Telefonica, invece, sembra meno propensa ad abbandonare gli asset controllati in Germania e sarebbe sul punto di ricorrere contro l¿Autorità di regolazione tedesca che sostiene di avere il diritto di ritirare entro la fine di questo mese la licenza 3G detenuta dalla fallita joint venture Quam formata dall¿operatore spagnolo e TeliaSonera.
Quam ha chiuso i battenti nell¿ottobre del 2002 ma la società è determinata a ricavare degli utili dalla vendita dello spettro di frequenze per il quale nell¿agosto del 2000 pagò oltre 16 miliardi di marchi.
Secondo l¿operatore spagnolo, i regolatori non avrebbero il diritto di rimuovere la licenza per mancato adempimento dei termini contrattuali, poiché la tecnologia, chiaramente non è pronta e molti altri operatori hanno incontrato difficoltà a soddisfare gli obiettivi sottoscritti al momento dell¿acquisto delle concessioni.
Anche Mobilcom, ad esempio, non ha raggiunto i previsti target di copertura, avendo bloccato la costruzione dei network 3G in seguito all¿uscita di scena di France Télécom dal mercato Umts tedesco. Mobilcom, aveva acquisito la licenza nel 2000 pagandola 8,4 miliardi di euro, ma ha deciso di rinunciare spontaneamente all”autorizzazione per offrire servizi 3G come rivenditore virtuale, utilizzando cioè la rete di altri operatori, cosa che non sarebbe stata possibile conservando la licenza.
Le autorità tedesche sperano di guadagnare con la nuova messa all¿asta delle licenze di Quam e Mobilcom almeno 200 milioni di euro. In lizza per l¿acquisizione T-Mobile, Vodafone e E-Plus.
In Spagna, intanto, il governo ha deciso di andare incontro agli operatori, vessati da ritardi e ostacoli che rendono ancora più difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi 3G.
Con l¿obiettivo di rendere disponibili i servizi entro il 2004, il ministero per la Scienza e la Tecnologia ha acconsentito alla condivisione delle infrastrutture e ha promesso per i prossimi mesi una revisione dei termini delle licenze che molto probabilmente renderà più elastici gli obblighi di copertura del territorio.
Una simile decisione era già stata presa dal governo britannico, in risposta alle continue sollecitazioni di T-Mobile (filiale di Deutsche Telekom) e Mm02 (filiale del gruppo British Telecom).
Le licenze Umts in Spagna sono state assegnate nel marzo del 2000 a Telefonica Moviles, Vodafone, Amena e Xfera. Dei quattro operatori, soltanto, Telefonica ha finora lanciato un servizio pilota e spera di poter passare alle offerte commerciali entro la fine di quest¿anno.
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