Italia
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha approvato l¿emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un importo massimo di 5,1 miliardi di euro, da effettuarsi nel corso del prossimo anno ¿¿in funzione del verificarsi di idonee condizioni di mercato¿.
Lo rende noto l¿azienda in un comunicato, aggiungendo che le obbligazioni – che rientrano nell¿ambito del piano ¿Euro Medium Term Note Program¿ approvato lo scorso 10 ottobre per complessivi 10 miliardi di euro ¿ potranno essere articolate in più tranches di durata compresa tra due e trent¿anni.
Obiettivo del programma, si legge nella nota, è il rifinanziamento del debito in scadenza ottimizzandone il costo, diversificando la base degli investitori e ampliando nello stesso tempo la gamma di strumenti a disposizione.
Il cda, guidato da Marco Tronchetti Provera ha anche deciso di concedere piena garanzia alla controllata Telecom Italia Capital per eventuali emissioni obbligazionarie in Dollari USA, da collocare principalmente negli Stati Uniti d¿America, fino ad un massimo di 5 miliardi di dollari USA.
Una simile garanzia era stata approvata dal cda lo scorso 10 ottobre, ed è già stata utilizzata con una precedente emissione del valore di 4 miliardi di dollari il 29 ottobre.
Ciò al fine di fornire al gruppo massima flessibilità nelle future scelte di rifinanziamento.
Telecom Italia intanto, ha risentito del giudizio di JP Morgan che ha abbassato il giudizio sul titolo da “neutral” a “underweight”, pur alzando lievemente il fair value a 2,86 euro.
La società di analisi statunitense ha consigliato agli investitori di puntare sulle azioni Tim, dal momento che le azioni ordinarie Telecom Italia sono in linea con il ”normalized equity FCF yield¿ del settore Tlc per il 2004, ma la loro crescita sarà inferiore a quella dell¿FCF per il periodo 2004-2006.
Olimpia, la holding che controlla Telecom Italia, ha intanto reso noto che tutti gli azionisti hanno sottoscritto la prima tranche da 700 milioni di euro dell¿aumento di capitale deliberato lo scorso 13 novembre.
Il capitale è destinato al perfezionamento dell¿acquisto di 294,75 milioni di azioni ordinarie Telecom Italia al prezzo unitario di circa 2,37 euro messe a disposizione da Mediobanca, a seguito dell¿intesa stipulata lo scorso 5 novembre.
L”operazione si inserisce in una strategia di progressivo rafforzamento del controllo di TI da parte di Olimpia, salita dall”11.5% al 14.6% del capitale sociale a metà ottobre, quando Jp Morgan ha venduto bond convertibili nel 2010 in azioni della società telefonica.
Per effetto di questa nuova manovra, la partecipazione di Olimpia spa nel capitale ordinario di Telecom Italia passa dal 14,16% al 17,01% circa.
Olimpia è attualmente controllata da Pirelli, con una quota pari al 50.4% seguita da Benetton al 16.8%, Hopa al 16% Unicredit e Banca Intesa entrambe all”8.4%. Mediobanca ridiscende sotto la soglia del 2%, dal 2,326%.