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L¿operatore giapponese NTT DoCoMo investirà altri 227 milioni di euro (37 miliardi di yen) nei prossimi due anni per sostenere i costruttori nello sviluppo nuovi software per i cellulari di terza generazione. Passo ritenuto essenziale per invogliare gli utenti all¿acquisto di telefonini che supportano lo standard 3G Foma (Freedom of mobile multimedia access), che non riescono a tenere il passo dell¿i-mode che dal 1999 ha conquistato circa 40 milioni di utenti e in Italia viene proposto da Wind.
L¿investimento sarà ¿spalmato¿ sui due esercizi fiscali 2004-2005 e 2005-2006 e segue una prima spesa di 42 miliardi di yen sempre per la creazione di terminali 3G sui due anni che termineranno il prossimo marzo.
¿Investendo sullo sviluppo, DoCoMo ha come obiettivo di motivare i fornitori affinché essi producano terminali sempre più innovativi¿, ha dichiarato l¿azienda in un comunicato.
Il numero di abbonati ai servizi 3G di DoCoMo, che per primo ha lanciato il servizio di terza generazione basato sulla tecnologia W-CDMA nel 2001, ha superato la scorsa settimana quota 1,7 milioni. Ma al debutto, anche l¿operatore ha dovuto affrontare diversi problemi relativi alla durata della batteria e al peso dei telefonini e così ¿ un po¿ come sta avvenendo per 3 in Europa ¿ DoCoMo è ben lontano dal raggiungere i sei milioni di utenti prefissati per marzo 2004.
Gli apparecchi di terza generazione possono trasferire una maggiore quantità di dati rispetto a quelli 2G e permettono anche di usufruire di funzionalità multimediali come gli Mms e le video conferenze, ma¿¿sviluppare le capacità dei telefonini è essenziale per aumentare il valore dei servizi offerti agli utenti¿, prosegue DoCoMo.
Il nuovo investimento verrà ripartito a sei società: Fujitsu, Mitsubishi Electric Corp., Motorola Japan., NEC Corp., Panasonic Mobile Communications Co. e Sharp Corp., ha precisato il gigante delle telecomunicazioni giapponesi.
DoCoMo ha indicato che condividerà con i costruttori i diritti proprietari delle nuove tecnologie.
Il primo operatore mobile nipponico sta cercando in ogni modo di diversificare la propria gamma di prodotti: alcune settimane fa ha infatti annunciato di aver sviluppato il prototipo di un cellulare funzionante sia sulle reti di terza generazione che sulle WLAN, le reti locali Wireless che consentono la connessione dei Pc e delle risorse di rete utilizzando la tecnologia radio.
Tra una sorpresa e l¿altra ¿ l¿ultima è il cellulare tuttofare che funge anche da chiavi di casa – il colosso nipponico delle tlc sta facendo venire i sudori freddi a Microsoft dichiarando che per la terza generazione, i sistemi aperti come Symbian e Linux sono molto meglio del Pocket Pc della casa di Redmond.
I sistemi proprietari come quello di Microsoft, infatti, fanno lievitare troppo i costi e lo scaltro presidente Keiji Tachikawa ben sa che la chiave del successo risiede innanzitutto nell¿economicità dei dispositivi.