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L¿Europa ha scavalcato gli Stati Uniti ed è ora leader¿nel download di musica e video dalla rete, pratica meglio conosciuta dagli internauti come file-swapping. Lo rivela una ricerca condotta da Nielsen//NetRatings.
Tra marzo e ottobre il numero di utenti americani dei siti di file sharing è quasi dimezzato, passando da un picco massimo di 16 milioni di utenti al mese a 8,24 milioni. Nello stesso periodo, in Europa 9,35 milioni di persone hanno usato o visitato i famigerati network peer-to-peer.
Tra essi, KaZaa è considerato il leader indiscusso del file sharing, dopo la chiusura forzata di Napster, ed è tenuto sotto stretta sorveglianza dall¿industria dei media per definire l¿estensione del mercato nero della musica, dei film e dei video game su Internet.
La popolarità di KaZaa ha provocato le ire della Recording Industry Association of America (RIAA) ¿ l¿associazione dei maggiori discografici Usa ¿ che sta cercando in tutti i modi di farlo oscurare come fece a suo tempo col defunto Napster ritenendolo la causa principale del crollo della vendita di CD.
La RIAA ha anche iniziato una campagna mirata ai singoli utenti dei network peer-to-peer, la maggio parte dei quali sono, appunto, frequentatori abituali di KaZaa. L¿aspra battaglia a suon di cause legali ¿ che ha però coinvolto anche poveri vecchietti il cui Pc era usato magari dai nipotini – ha ridotto notevolmente negli Usa l¿uso dei siti di condivisione.
In Europa, dove ancora non sono state adottate misure abbastanza rigide da scoraggiare il file sharing, l¿uso di KaZaa e dei rivali eDonkey e WinMX rimane ancora solido.
Recentemente, tuttavia, l¿industria discografica ha trovato un potente alleato in un gruppo di parlamentari europei guidati da Janelly Fourtou, deputato conservatore francese, ma, soprattutto, moglie di Jean-René Fourtou, CEO (Chief Executive Officier) di Vivendi Universal, il Gruppo francese di media che possiede la prima major di musica del mondo, la Universal Music.
Probabilmente se una presa di posizione simile a quella Usa venisse considerata anche in Europa, allora potrebbe verificarsi anche nel Vecchio Continente un¿inversione di tendenza così radicale, dicono gli analisti di Nielsen.
La nazione che fa uso più massiccio del file sharing è la Germania, dove nel mese di ottobre quasi due milioni di utenti hanno utilizzato il software KaZaa. Seguono la Francia, la Spagna e la Gran Bretagna, dove l¿alata penetrazione della banda larga favorisce ancora di più il download di materiale audiovisivo.
Questi mercati daranno ancora filo da torcere all¿industria musicale, che da tre anni ormai sta vivendo una crisi nera a causa della drastica riduzione delle vendite di CD e DVD, così facilmente reperibili in Rete da non giustificare la spesa di almeno 20 euro a unità.
Lo capiranno mai, questo, le case discografiche?
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