Mondo
A riferirlo è la stessa Bertelsmann in un comunicato diramato alla stampa.
Grossi movimenti stanno scuotendo il mercato discografico, disposto ormai a tutto pur di riprendersi da una lunga crisi, di cui il principale colpevole è la pirateria.
L”accordo, da cui nasce una joint venture paritetica Sony BMG, darà vita alla seconda etichetta discografica al mondo, dopo Universal Music. La società avrà sede a New York. L”accordo prevede solo la fusione delle due case discografiche BMG di Bertelsmann e Sony Music. Non si prevede, invece, che rientrino nelle attività della nuova società quelle svolte attualmente dalle capogruppo, relative alla pubblicazione musicale, alla distribuzione e alla produzione. Saranno escluse dalle attività della joint venture anche le attività musicali curate dalla Sony Corporation in Giappone (SMEJ).
L”accordo dovrà avere l”approvazione dagli organi di regolamentazione sia negli Stati Uniti che nell¿Unione europea.
A novembre i due Gruppi hanno firmato una lettera d”intenti per creare la joint venture. Come si legge in questa lettera, entrambe le parti accettano che il Cda di Sony BMG sarà composto da rappresentanti di entrambe le società, Sony e Bertelsmann, in numero eguale.
Rolf Schmidt-Holtz, attualmente presidente e amministratore delegato di BMG, ricoprirà il ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione della nuova joint venture. Andrew Lack, presidente e amministratore delegato di Sony Music Entertainment, sarà l”amministratore delegato.
Al momento della firma dell¿accordo di fusione, Gunter Thielen, presidente e Ad di Bertelsmann AG, ha commentato: ¿Il nostro accordo con la Sony per dar vita a una joint venture testimonia il nostro profondo impegno nel mondo della musica. Per Bertelsmann la musica rimane essenziale e crediamo nel futuro dell¿attività musicale. Sony e Bertelsmann condividono l”idea che questo accordo spiana la strada per una società focalizzata principalmente nell¿attività creativa”.
Howard Stringer, presidente e Ad di Sony Corporation of America, è del parere che questo accordo ¿¿costituisce un passo deciso per reinventare e rivitalizzare l”attività delle etichette musicali nel 21o secolo¿.
Aggiungendo che ¿si tratta di un matrimonio tra partner ben assortiti, capaci di apprezzare le diverse sensibilità culturali, creative e commerciali nelle varie parti del mondo¿.