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L¿ex presidente di WorldCom (ora MCI) John Sidgmore è deceduto giovedì 11 dicembre all¿età di 52 anni.
La causa della morte, secondo quanto reso noto dalla famiglia, è stata una pancreatite acuta, aggravata da complicazioni renali.
John Sidgmore aveva iniziato la sua carriera alla General Electric che, dopo il suo arrivo riesce a emergere da tre anni di declino,triplicando i profitti e raggiungendo una crescita del 20%.
Nel 1997 Sidgmore approda a WorldCom, due anni dopo viene votato tra i 25 uomini più potenti nel mondo del networking.
Nella primavera del 2002 diventa presidente e amministratore delegato dell”azienda telefonica più importante degli Stati Uniti , in seguito all¿uscita di scena di Bernard Ebbers, finito sotto inchiesta non solo per il crollo delle vendite e del prezzo delle azioni, ma anche per l¿immensa fortuna accumulata negli anni di presidenza (si parla di una ”liquidazione” da 408 milioni di dollari).
Ebbers, tra l”altro, aveva lasciato la compagnia in una situazione disastrosa, sommersa dai debiti e dall”onta di una frode finanziaria lievitata fino a 11 miliardi dollari. Che Sidgmore non può evitare di rendere pubblica:due mesi dopo il suo arrivo, dovrà ammettere che i problemi della compagnia erano ben più gravi di quanto da tempo si mormorava.
A dicembre del 2002 si dimette assieme ad altri 5 membri del cda.
Il suo nome dunque, viene inevitabilmente associato allo scandalo dell¿azienda che dirigeva da appena due mesi, nonostante Sidgmore sia stato uno, fin dagli anni ”80 uno dei più ferventi sostenitoridell”accesso commerciale a Internet. (a.t.)