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Dopo le polemiche dei giorni che hanno accompagnato le dimissioni di Roy Disney Jr, Disney ha voluto rassicurare gli investitori. Il Gruppo di entertainment ha anche promesso un aumento sensibile degli utili per l¿esercizio aperto il primo ottobre scorso.
Il risultato dovrebbe crescere di almeno il 30% per raggiungere l¿84,5% per azione. Al momento della pubblicazione dei dati finanziari, il consensus degli analisti era già di 84 centesimi per azione per l¿esercizio in corso.
Dopo questa notizia, Wall Street ha alzato la sua previsione annuale a 87 centesimi per azione.
Le nuove previsioni di Disney non dovrebbe quindi turbare il mercato. Per contro, alcuni osservatori potrebbero avere piuttosto alcune perplessità a seguito delle dichiarazioni fatte a proposito dell¿emittente televisiva in difficoltà finanziarie ABC, acquisita nel 1990.
Il direttore finanziario Tom Staggs ha previsto il ritorno in positivo per il 2005. Questi ultimi mesi, il canale è stato penalizzato da una caduta dell¿audience e dall¿inflazione dei prezzi dei programmi sportivi.
La ABC ha cercato di risollevare le sorti, mandando in onda delle commedie familiari, frenando così la defezione dei telespettatori.
Per quanto riguarda i parchi a tema, molto toccati dalla crisi del turismo dopo gli attentati dell¿11 settembre 2001, il direttore finanziario ha assicurato che la frequentazione era alta ma l¿attività rimaneva penalizzata da un rialzo dei costi salariali.
L¿affluenza è in rialzo dell¿11% per il trimestre in corso, rispetto allo scorso anno. Le spese medie per visitatori sono equivalenti a quelle del 2002, mentre le prenotazioni degli alberghi sono aumentate del 9%.
Infine, Disney conta anche sui Disney Store, che si fanno forza sulle vendite record registrate negli Stati Uniti per il Thanksgiving.
Tom Staggs non ha voluto fare alcun commento sulle polemiche dei giorni scorsi, che hanno agitato il Cda della società e portato alle dimissioni dell¿ultimo membro della famiglia Disney, Roy, che ha dovuto lasciare le sue funzioni in ragione della sue età, rispondendo a una nuova regola voluta dal presidente Michael Eisner.
Subito dopo le dimissioni di Roy Disney, un altro membro di grossa importanza, Stanley Gold, presidente e Ad della società di investimenti Shamrock Holdings, detenuta dal Gruppo Disney, ha annunciato le sue dimissioni con effetto ¿immediato¿ dal Cda.
Secondo Gold, la regola che fissa a 72 anni l¿età massima per sedere in Cda sarebbe stata creata proprio per colpire Roy, perché rappresentava una voce fuori dal coro, da sempre molto critico verso i metodi di Michael Eisner
Dopo le sue dimissioni Roy Disney non ha cessato di criticare attraverso i media l¿operato di Eisner i suoi metodi di gestione, arrivando a incolparlo della grossa crisi che sta attraversando ormai da tempo la società e in particolare la ABC.
Gold e Roy Disney hanno preannunciato che in ogni caso il loro sforzo sarà d”ora in avanti quello di assicurare al board stesso maggiore indipendenza.
Lo scorso gennaio, avevano lasciato la società altri quattro membri. Adesso, dopo le ultime dimissioni, il Cda di Disney risulterà composto in larga maggioranza – otto componenti – da consiglieri indipendenti, su un totale di dieci, non appena si aggregherà al board Aylwin Lewis, attuale President di Yum! Brands.