Europa
Un jury di Santa Barbara, California, ha condannato Bertelsmann per essere venuto meno a degli obblighi contrattuali.
Cosa che potrebbe costare al gigante tedesco dei media fino a un miliardo di dollari. Così hanno annunciato gli avvocati dell¿accusa.
Due ex dirigenti della società hanno trascinato Bertelsmann e il suo ex presidente, Thomas Middelhoff, in tribunale per essere stati danneggianti con la vendita di Aol Europe, avvenuta nel 2000.
Secondo l¿avvocato Bill Price che rappresenta i ricorrenti Jan Henric Buettner e Andreas von Blottnitz, il jury avrebbe accordato a ciascun dei suoi clienti una somma di 104,6 milioni di euro.
Ma, ha aggiunto, il jury non ha indicato con precisione se si trattasse di una somma globale o dovuta per ciascuno dei quattro capi d¿accusa, in tal caso il risarcimento dei danni arriverebbe a un totale di 837 milioni di euro.
Il giudice quindi dovrebbe intervenire nelle prossime settimane per chiarire la questione.
Stamani, dalla sua sede tedesca, Bertelsmann ha criticato la giustizia della giustizia americana.
Un portavoce del Gruppo, ha spiegato alla stampa che i fatti si sono sviluppati diversamente e nel rispetto del diritto tedesco.
Aggiungendo che la società intende adesso ricorrere in appello, nell¿ipotesi la sentenza sia confermata.
Jan Henric Buettner e Andreas von Blottnitz sostengono di aver avuto un ruolo attivo nel 2000 nella cessione ad Aol della quota del 50% detenuta dai tedeschi nell¿Isp Aol Europe.
Grazie a questa operazione, il gigante tedesco aveva incassato 6,75 miliardi di dollari.
I due uomini sostengono che Thomas Middelhoff, che ha lasciato i vertici di Bertelsmann nel luglio 2002, gli avrebbe promesso a parole una quota in Aol Europe, in cambio dei loro servizi, ma l¿ex CEO non ha mai rispetto questo impegno.