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Entra nel vivo la corsa alle concessioni del progetto europeo di rete satellitare Galileo.
L¿impresa comune che gestisce il progetto, la Galileo Joint Undertaking Group (GJUG) per conto dell¿Unione europea ha cominciato a valutare le offerte ricevute nel quadro della pre-selezione per la scelta del futuro concessionario del programma. Il verdetto arriverà alla fine del prossimo anno.
Lo rende noto la Commissione Ue in un comunicato.
¿Il numero e la qualità delle offerte ricevute dimostrano ¿ se ancora ce ne fosse bisogno ¿ l¿interesse riservato dalle maggiori aziende mondiali verso questo grande progetto europeo e l¿estensione delle sue ripercussioni commerciali¿ ha riferito Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione Ue competente per il Trasporto e l¿Energia.
La Commissione e il GJUG non hanno reso noti i nomi dei candidati, ma alcune indiscrezioni sono già trapelate dando per certa la partecipazione di tre consorzi: il primo riunirebbe la Compagnia Spaziale della Difesa Aeronautica europea (EADS), il gruppo francese di elettronica militare Thales e gli operatori satellitari Immarsat (Gran Bretagna) e SES Global (Lussemburgo).
Il secondo gruppo comprende Eutelsat associata all¿operatore satellitare spagnolo Hispasat e altri partner.
Infine il terzo comprende la compagnia francese di telecomunicazioni Alcatel con l¿italiana Finmeccanica e il gruppo francese BTP Vinci.
Le candidature verranno valutate in base a vari criteri quali: la capacità di finanziamento, sviluppo e promozione del progetto, nonché la messa in conto degli interessi delle forze pubbliche. E verranno dichiarate valide o no nel gennaio 2004.
A partire da febbraio 2004, le pre-selezioni entreranno in una fase detta di ¿negoziazione competitiva¿ pianificata dall¿impresa comune. Teoricamente potrebbero aversi da una a quattro pre-selezioni, o anche nessuna.
Infine, la proposta di attribuzione della concessione sarà presentata alla Commissione prima della fine del prossimo anno.
¿La concessione verrà attribuita al candidato che presenterà l¿offerta finale economicamente più vantaggiosa¿, conclude la nota rilasciata da Bruxelles.
L¿intesa tra i paesi dell”Agenzia spaziale europea (Ase) sul finanziamento del progetto Galileo è stata raggiunta soltanto a maggio di quest¿anno. L¿accordo ha permesso di sbloccare a favore del progetto 550 milioni di euro, sotto forma di contributo dell”Ase, che andranno ad aggiungersi ai 550 milioni già stanziati dalla Ue per finanziare la prima fase di messa in opera del sistema di navigazione satellitare. Anche la Cina, inoltre, parteciperà al progetto con 230 milioni di dollari e collaborerà allo sviluppo tecnico, alla produzione manifatturiera, alla standardizzazione e alla certificazione dei prodotti.
Il programma Galileo ha il delicato compito di affrancare l”Europa dalla dipendenza dagli Usa nel GPS (Global Positioning System). Il sistema Galileo ¿ che a differenza del rivale Usa e di quello russo Glonass è concepito da uno staff civile anziché militare – sarà formato da 30 satelliti di cui 27 operativi e 3 di riserva. Stazionerà in tre orbite circolari mediane alla Terra, a un¿altitudine di 23.616 km con un¿inclinazione di 56 gradi dall¿equatore.
Nella sua gestazione ha subito numerosi rinvii anche per dissensi sulla leadership del progetto e sulla ripartizione delle quote tra i paesi membri.
L”accordo é arrivato giusto in tempo per non fare annullare il progetto da 1,1 miliardi di euro: se il primo satellite del progetto non dovesse partire entro il 2004, inoltre, Galileo perderebbe la frequenza che gli è stata assegnata.