Italia
E¿ ormai prossima la rescissione del contratto che lega la Rai alla società di produzione del programma Raiot, dell¿attrice satirica Sabina Guzzanti.
Mancherebbe solo l¿accordo sulla cifra da pagare, per la sospensione del programma che è stato oscurato a seguito di un monologo critico dell”attrice sulle fortune del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dopo la richiesta di risarcimento da 20 milioni di euro presentata da Mediaset.
Il 18 novembre scorso il Consiglio di amministrazione della Rai aveva deciso all”unanimità di sospendere la trasmissione, disponendo un controllo preventivo sui testi per evitare nuovi scandali o denunce.
Secondo alcune fonti, si starebbe adesso cercando l¿accordo su una somma da pagare a titolo di risarcimento, senza dover ricorrere a vie legali.
Il caso era finito anche davanti alla Commissione parlamentare di Vigilanza, per volontà del presidente Rai Lucia Annunziata. La palla era quindi tornata ai vertici Rai.
Il presidente della Vigilanza, Claudio Petruccioli (Ds), aveva chiesto “una decisione chiara e definitiva” sulla trasmissione della Guzzanti.
Il Direttore generale Rai, Flavio Cattaneo, aveva ribadito che la responsabilità della decisione era sua, una volta sentito il direttore di rete e l”ufficio legale.
E sembra proprio che si andrà verso la sospensione definitiva. Il programma di satira non andrà più in onda sulla Tv pubblica.
Casa che sicuramente solleverà un polverone, come già avvenuto all¿indomani della decisione di oscurare Raiot, che aveva portato a scendere in campo artisti e politici che aveva reclamato a gran voce la libertà d¿espressione.
La notizia sarebbe stata confermata da alcune fonti Rai, che hanno fatto sapere che ieri Lucia Annunziata aveva preannunciato in una nota la chiusura della trasmissione, attribuendo al Dg Flavio Cattaneo “la non-volontà… di garantire il pluralismo”.
Il Dg aveva subito risposto con un altro comunicato senza confermare la chiusura, ma spiegando che “se per problemi tecnici non si troverà una soluzione non sarà certo perché siamo, come qualcuno sostiene, contro la satira”.
Secondo altre indiscrezioni si apprende che ¿Ufficialmente la trasmissione non è ancora chiusa, ma il produttore (Valerio Terenzio per la Studio Uno, ndr) non è riuscito a smuovere Guzzanti dalla decisione di consegnare il materiale da mandare in onda solo la domenica mattina, quando il programma viene trasmesso la sera”.
Ma la Rai ha risposto che a quelle condizioni la trasmissione poteva andare in onda solo la domenica successiva. La società produttrice Studio Uno non è però d¿accordo e non ha fatto nessuna proposta alternativa.
Da Studio Uno hanno fatto sapere che ¿Non si può accettare di visionare la cassetta del programma prima, va contro il format di un programma di attualità“. Aggiungendo polemicamente ¿Hanno fatto in modo che la trasmissione chiudesse di fatto“, dice ancora la portavoce di Studio Uno.
Nell¿occasione della presentazione del libro di Bruno Vespa ¿Il cavaliere e il professore¿, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha dichiarato ””Il presidente di un importante partito della sinistra ha avuto il coraggio di dire che in Italia non c”é libertà di stampa. Nessuno ha mai impedito a qualcuno di scrivere qualcosa, tanto che sui giornali c”è di tutto e di più. Lo stesso c”è in Tv, la piena libertà di dire tutto, a meno che la satira diventi esplosione di odio, insulto, vilipendio delle istituzioni. Questo non è tollerabile¿.
Il premier ha aggiunto che ¿il conflitto di interessi c”è, ma dall”altra parte, perché il presidente del Consiglio viene preso regolarmente in giro sulle reti Mediaset e, quanto alla Rai, la situazione è sotto gli occhi di tutti. Poi, se si protesta per un programma di odio, di insulti e di vilipendio, si grida alla censura e al regime…””.
Non è d¿accordo il portavoce di art.21, Giuseppe Giulietti, che in una nota ha spiegato che ¿¿con la decisione di chiudere anche Sabina Guzzanti, il Direttore generale ha abbandonato ogni remora e ha assunto le sembianze del vero e proprio capo manipolo della parte più esagitata ed estremista del partito azienda¿.
¿La chiusura del programma di Sabina Guzzanti non lede solo la libertà della satira ma anche il diritto di scelta di milioni e milioni di cittadini. Per queste ragioni l”associazione art. 21 parteciperà alla grande manifestazione già indetta a Milano per il prossimo 14 dicembre¿ e chiude scrivendo che ¿E” assolutamente evidente che nessuna soluzione di garanzia potrà invece essere individuata se non dopo le dimissioni del Direttore generale¿.