Europa
Diverse organizzazioni rappresentanti alcuni produttori audiovisivi ritengono che l¿offerta di Tv via Adsl, proposta una settimana fa dall¿operatore telecom Free, costituisca ¿un¿infrazione del Codice sulla proprietà intellettuale¿. Per queste organizzazioni, si reputa necessario un intervento immediato da parte del Consiglio superiore dell¿Audiovisivo, perché vigili sulla proprietà dei contenuti trasmessi, nel rispetto della legge e degli accordi precedentemente presi. Le stesse organizzazioni si sono dette disponibili a incontrare Poidatz “al fine di esaminare insieme come rendere il servizio conforme alla legge¿. Free è partita il primo dicembre scorso con la sua broadband Tv, che permetterà di accedere a una ventina di canali con il costo di un abbonamento Adsl. Free ha anticipato così France Télécom, che partirà con la sua offerta a metà dicembre per la città di Lyon a in primavera per Parigi. Tecnologia comunemente usata per veicolare l¿Internet a banda larga sulla linea telefonica, l¿Adsl sta incominciando a essere utilizzata anche per la trasmissione del segnale Tv. L”Adsl permetterà agli utenti di utilizzare simultaneamente la linea per conversare, navigare il Web e guardare la televisione. Per il prezzo di un abbonamento (29,99 euro al mese) che comprende la connessione Internet a banda larga e una linea telefonica, l¿operatore offrirà gratuitamente ai suoi abbonati l¿accesso, dai loro televisori, a una ventina di canali. Free ha inaugurato ciò che da molto tempo è anticipata ma non ancora realmente effettiva: la convergenza dell¿ICT. Termine che riassume il fatto che con l¿evoluzione delle tecnologie, il tipo di rete di telecomunicazione usata (telefonia, analogica, cavo) non condizionerà più l¿uso che della stessa se ne vuol fare. La Tv via Adsl è certamente l¿esempio più impressionante di convergenza: la rete telefonica permetterà di veicolare voce (servizio telefonico tradizionale), dati (Internet) e contenuti audiovisivi (radio e televisione). Ma questa nuova realtà tecnica, è ancora molto lontana dall¿essere giuridicamente regolamentata. Le norme che si applicano agli operatori sono ancora diverse, a seconda che questi siano operatori telecom, del cavo o fornitori di bouquet satellitari. Questa differente regolamentazione dovrà presto sparire, a favore della trasposizione nel diritto francese del cosiddetto ¿pacchetto telecom¿, con le sei Direttive adottate nel 2002, che regolamentano e armonizzano la condizione giuridica delle reti di telecomunicazioni per tutti gli Stati membri dell¿Unione europea.
¿La maggior parte dei contratti individuali dei produttori con le emittenti non avevano previsto la riproduzione integrale e simultanea dei loro palinsesti, ci sembra quindi che la questione della proprietà intellettuale e della liberalizzazione dei diritti delle opere non sia stata finora regolamentata¿, spiegano le organizzazioni in una lettera indirizzata al presidente di Free Tv, Cyril Poidatz.