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Cellulari: il boom delle vendite coglie di sorpresa operatori e fornitori

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Modelli economici e nuove funzionalit&#224 stanno spingendo la vendita di telefonini a livelli che tutti attendevano ma su cui nessuno avrebbe scommesso. E Natale ¿ il periodo pi&#249 atteso da operatori e produttori – deve ancora arrivare.

Questa &#232 la bella notizia, e l¿industria l¿aspettava da tempo, ma ora la notizia brutta. Molto probabilmente l¿offerta non sar&#224 in grado di soddisfare la domanda: insomma, i telefonini non bastano a saziare la fame di tecnologia dei clienti di tutto il mondo, pi&#249 che mai attratti dai modelli di nuova generazione dotati di fotocamera.

Nel tentativo di non ripetere l¿errore del 2001, quando la domanda &#232 stata sovrastimata di almeno 100 milioni di unit&#224, i produttori sono infatti caduti nell¿eccesso opposto e hanno consegnato nei negozi un numero molto esiguo di apparecchi e componenti.

Il risultato? La domanda sta eccedendo le forniture nella maggior parte dei Paesi del mondo, dai mercati emergenti (Russia, India) a quelli ormai saturi (Europa, Usa e Giappone) dove &#232 in atto una inaspettata corsa alla sostituzione dei vecchi modelli a favore di nuovi apparecchi multimediali, il cui costo, in Italia, parte da circa 200 euro.

Il deficit dei fornitori &#232 apparso evidente gi&#224 in agosto, nelle ultime due settimane, riferisce il portavoce di Komsa, azienda che rifornisce oltre 6.000 negozi in Germania, Olanda e Polonia.

Lo stesso dicasi per la Russia, dove Nokia ha visto i propri modelli pi&#249 economici ¿ serie 1100 e 2300 ¿ sparire dai negozi nel giro di pochi giorni e per la Francia: SFR ha reso noto di aver esaurito la scorta di telefonini Live!

Anche il gruppo tedesco Siemens ha dichiarato ieri di stare ottenendo risultati migliori del previsto nel trimestre in corso (il primo dell”anno fiscale) e di aver praticamente esaurito le scorte di cellulari. Il trimestre che termina a dicembre fa registrare tradizionalmente un¿impennata delle vendite per la presenza delle festivit&#224 natalizie, ma l¿amministratore delegato Heinrich von Pierer. ha detto di non aspettarsi che ¿sarebbe stato cos&#236 forte¿.

La causa del boom, secondo gli analisti, il calo significativo dei prezzi unitamente alla propensione a sostituire i vecchi cellulari, quelli cio&#232 acquistati nel 2000.

I telefonini, vista la crescente competizione tra gli operatori, non sono mai stati cos&#236 economici o pi&#249 potenti e la scelta &#232 molto pi&#249 ampia che in passato.

E cos&#236 le societ&#224 di ricerca non fanno in tempo a fornire una previsione sulle vendite di unit&#224 globali che subito sono costrette a rivederla: Strategy Analytics, ad esempio, aveva dichiarato all¿inizio di quest¿anno che in tutto il 2003 nel mondo sarebbero stati venduti ¿ a voler essere ottimisti ¿ 460 milioni di telefonini. Alcuni giorni fa, invece, la cifra &#232 stata portata a 504 milioni di unit&#224. Un salto di tutto rispetto in confronto ai 429 milioni di cellulari venduti lo scorso anno.

I produttori, che avevano pianificato un mercato di 460 milioni di unit&#224 al massimo, hanno ora bisogno di ordinare nuovi chip, schermi a colori, fotocamere e lenti. E non &#232 un¿operazione che si pu&#242 fare da un giorno all¿altro.

Nokia, il maggiore fornitore mondiale di cellulari con una quota di mercato del 40%, ha infatti dichiarato la scorsa settimana di avere qualche problema nel reperimento di un¿ulteriore fornitura di componenti. Lo stesso discorso per Motorola, numero due mondiale, le cui vendite sarebbero state danneggiate dalla scarsit&#224 di pezzi. E¿ in momenti come questi che la relazione con i fornitori di componenti contano veramente e, secondo gli analisti, Nokia ha un vantaggio in pi&#249 rispetto agli altri produttori.

Alessandra Talarico

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