Europa
Lagardère ha infine ceduto davanti alle pressioni dell¿Antitrust e si è detto pronto a conservare solo il 40%, in termini di fatturato, del polo editoriale Editis.
Lo ha detto il presidente Arnaud Lagardère nel corso di una conferenza stampa.
In altre parole, manterrà solo alcuni dei noti marchi dell¿ex Vivendi Universal Publishing, come Larousse, Armand Colin, Dunod, Dalloz e Anaya. A essere cedute saranno le minori: Nathan, Bordas, Le Robert, Robert Laffont, Pocket…
In particolar modo, l¿uomo d¿affari accetta di separarsi della piattaforma di distribuzione Interforum, di propriétà di Editis.
Lagardère ha aggiunto di non attendersi dalla cessione né una plusvalenza né una minusvalenza e di preferire una vendita in blocco rispetto a cessioni singole.
L¿operazione di vendita farebbe passare la sua quota sul mercato della distribuzione da 50 al 39%. Per la Commissione Ue, si profila il rischio di posizione dominante, lì dove un Gruppo riesca a controllare il 40%.
Lagardère ha deciso di andare incontro alle posizioni dell¿Antitrust, proprio per chiudere in fretta questo affare, che ritiene molto conveniente per la sua società e spera che l¿ok da parte di Bruxelles non tardi.
Cosa che potrebbe succedere più velocemente del previsto. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il Commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti sarebbe sul punto di suggerire alla Commissione europea il via libera all”acquisto di Editis.
Rimangono adesso da trovare gli acquirenti per gli asset. Lagardère aveva annunciato il riscatto di Editis nell¿ottobre 2002, per 1,25 miliardi di euro.
Ottenere una somma soddisfacente, costruisce adesso il principale obiettivo di Lagardère.
Al momento, non è filtrata alcuna informazione precisa. Ma alcune società hanno già mostrato il proprio interesse, come Media Participation, che avrebbe anche il favore dell”Elysée e di Matignon, favorevoli a cessioni verso società francesi.
Altro potenziale pretendente: Rcs MediaGroup, che possiede Flammarion.
Il gruppo italiano, tramite un portavoce, ha fatto sapere che ci sono contatti in corso con Lagardère e che si stanno verificando le opzioni disponibili.
In ogni caso, la società italiana ha tenuto a precisare che se si avanzerà un¿offerta ufficiale, sarà molto al di sotto dei 400 milioni di euro di cui parlava la stampa francese.
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