Europa
In Italia il fenomeno non è ancora molto diffuso, ma già da alcune settimane la stampa definisce il ¿bluejacking¿ come il trend tecno-metropolitano del momento.
Consiste in pratica, nell¿invio di messaggi da dispositivi Bluetooth (la tecnologia di connessione senza fili a breve raggio) verso i telefonini. Niente di nuovo, si potrà pensare. Se non fosse che i messaggi sono anonimi e non hanno un destinatario predestinato ma sono lanciati nell¿etere pronti a sbarcare su un telefonino qualunque. Una sorta di messaggio nella bottiglia del XXI secolo, insomma, una mania che si sta diffondendo a macchia d¿olio tra i ragazzi di mezza Europa, dice la BBC.
Il Bluetooth – progettato per realizzare la comunicazione senza fili per apparecchi di piccole dimensioni – ha un raggio d¿azione di circa 10 metri: i cellulari dotati di questa tecnologia sono in grado di riconoscersi da soli e possono dunque facilmente ¿rintracciare¿ un altro apparecchio con la funzionalità attiva che accetterà il messaggio inviato. In questo modo chi lo trasmette può controllare la reazione dell¿inconsapevole vittima.
Praticare il ¿bluejacking¿ è facilissimo: basta infatti digitare il messaggio (non si tratta di veri e propri Sms perché circolano in una rete Bluetooth anziché nel network cellulare e sono gratis) come se fosse un nuovo contatto da aggiungere tra i numeri della rubrica e inviarlo nella forma di un biglietto da visita digitale, così come è possibile fare tra apparecchi dotati di porta a raggi infrarossi.
I tecnofili, ma anche i semplici burloni, stravedono per questa nuova moda e si cominciano a diffondere i siti e i forum di discussione dove gli appassionati si scambiano trucchi ed esperienze e si tengono aggiornati sui segreti dei modelli di cellulari (17) e di handheld (6 in tutto) oggi in commercio.
Secondo Ellie, fondatrice del sito www.bluejackq.com, osservare l¿espressione della vittima è un¿emozione impagabile. A ciò si aggiunge (parole sue) ¿¿l”adrenalina che si prova nel non sapere quale sarà la reazione dell”ignaro destinatario¿.
Bisogna però stare attenti, ammoniscono gli esperti, perché il bluejacking che al momento può sembrare solo un attacco fastidioso o lo scherzo di un buontempone, in realtà può nascondere più di un¿incognita: tra i messaggi inviati potrebbe nascondersi ad esempio la richiesta, da parte di un terminale sconosciuto, di autorizzazione all”accesso ai dati. Se l”utente accetta la richiesta, dunque, può aprire inconsapevolmente la strada ad un attacco backdoor.
E non è solo questo il problema: le aziende di marketing infatti, potrebbero approfittare del fenomeno per riempire di spam il nostro telefonino, oltre alla posta elettronica. E c¿è già che parla di ¿bluespamming¿.
Il Bluetooth, nato alla fine degli anni ¿90, non ha conosciuto un grande successo commerciale a causa di problemi di interoperabilità e interferenza, ma ora la tecnologia si può trovare su circa 100 milioni di apparecchi, rispetto ai soli 10 milioni del 2001.