Mondo
Edgar Bronfman Jr, l¿uomo d¿affari canadese che ha messo sul tavolo delle trattative 2,6 miliardi di dollari per rilevare la major Warner Music, sembra oggi convinto che Internet possa essere la nuova base di lancio per un¿industria discografica ormai da tempo in crisi, come dicono gli esperti del settore.
Fornire all¿utente ¿musica digitale sicura, facile da usare e sufficientemente a buon mercato¿ potrebbe essere la giusta risposta alla pirateria, aveva dichiarato Dick Parsons, il presidente di Time Warner, ex casa madre dell¿etichetta.
Questa potrebbe essere una buona ragione che ha spinto la cordata di Edgar Bronfman, di cui fanno parte anche Haim Saban e Thomas Lee Partners, a pagare una così lauta somma per Warner Music Group.
Secondo, alcune esperti del settore, infatti, il prezzo dell¿asset è stato sovrastimato, dopo che la major britannica Emi ha deciso di ritirarsi dalla corsa all¿acquisto. La sua offerta era stimata in 1,6 miliardi di dollari cash.
Dick Parsons, in un¿intervista rilasciata all¿emittente finanziaria CNBC, ha proseguito dicendo che gli investitori che hanno rilevato l¿etichetta ritengono che questa acquisirà valore ¿nel lungo termine¿, quando l¿industria riuscirà a mettere sul mercato ¿un format digitale capace di ostacolare la pirateria¿.
La sfida è iniziata. Mentre per l¿industria, il file-sharing di Mp3 è il principale responsabile della caduta delle vendite di Cd dal 2000 a oggi, Edgar Bronfman Jr potrebbe invece decidere di investire proprio nella distribuzione online.
Fino al recente successo del servizio online di acquisto lanciato da iTunes Music Store d”Apple, alcune offerte legali come Pressplay e Musicnet erano stato generalmente considerate troppo costosi per le opportunità offerte.
¿Bronfman mostrerà maggiore forza per orientare (Warner) verso la distribuzione online¿ stima Philip Leigh, dell¿istituto Inside Digital Media.
Intanto gli analisti finanziari, hanno ben salutato il gran colpo realizzato da Time Warner che ha incassato 2,6 miliardi di dollari cash che gli serviranno per accelerare il piano di riduzione di indebitamento, oltre a offrirgli l¿opzione di rimanere nel capitale di Warner Music con una quota minoritaria.
¿Pensiamo che la nuova compagnia potrebbe veramente riprendersi¿, ha scritto in una nota Jessica Reif Cohen, analista della banca d¿affari Merrill Lynch.
Spiegando che la casa discografica potrà contare su uno staff dirigente nuovo, forte, impegnato nella ricerca di una soluzione per poter risolvere i problemi di pirateria, rimanendo vigile sulla distribuzione online, come nel commercio in genere.
Gli istituti specializzati sembrano essere molto ottimisti sulle previsioni di vendita, e sono concordi nel ritenere che la distribuzione della musica online potrebbe essere un grosso elemento crescita per il fatturato delle case discografiche per il prossimo futuro.
Ma la distribuzione online potrà rappresentare l¿unica soluzione all¿erosione delle vendite di Cd? Forse è troppo poco. Molti analisti ricordano il problema rappresentato dei prezzi considerati cari dai consumatori, e quello delle tecniche di blocco che risultano essere ancora imperfette per impedire la contraffazioni.