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Il Giappone e la Cina stanno lavorando congiuntamente alla realizzazione di un telefonino di nuova generazione che consentirà il trasferimento dati ad una velocità maggiore degli attuali apparecchi 3G.
Le sperimentazioni del nuovo apparecchio 4G inizieranno a dicembre e andranno avanti per tre anni. Il progetto prevede l¿utilizzo del protocollo Internet versione 6 (Ipv6) e raggiungerà velocità superiori a 100Mb al secondo, paragonabili a quelle consentite dalla fibra ottica. Basti pensare che gli attuali telefonini di terza generazione permettono lo scambio di dati a 2,4Mb al secondo.
Il team di ricercatori nippo-cinese testerà il nuovo telefonino per progetti quali la creazione di contenuti informativi relativi alle maggiori città cinesi, di un database per le imprese e di tecnologie di traduzioni per la lingua cinese e giapponese.
Le potenzialità della nuova larghezza di banda saranno ideali per effettuare video conferenze, trasmissione di film ad alta risoluzione e per navigare su Internet dal telefonino in modo più veloce.
Al progetto collaboreranno diverse Università e numerose aziende di settore: dalle Università di Kioto e Pechino a Fujitsu.
In questo contesto, dichiara il quotidiano nipponico Japan Times, il primo operatore mobile del Giappone, NTT DoCoMo, starebbe per aprire una sede a Pechino per esplorare il potenziale 4G della Cina.
Il Giappone è leader mondiale nelle tecnologie connesse al protocollo Ipv6 e spera di renderlo uno standard globale nei prossimi anni.
Attualmente Internet utilizza il protocollo Ipv4, ma il lancio delle nuove generazioni di telefoni cellulari ¿ in seguito al quale si prevede una crescita esponenziale di richieste di nuovi identificativi virtuali online – rende più urgente il passaggio al nuovo protocollo Ipv6.
Il protocollo Ipv6, infatti, sarà in grado di assicurare un numero quasi infinito di possibilità, calcolato approssimativamente pari a un milione di miliardi di miliardi di indirizzi per ogni metro quadrato di superficie della terra.