Europa
Nokia, il primo produttore mondiale di telefoni cellulari, ha confermato per il quarto trimestre le previsioni di crescita fatte agli investitori lo scorso ottobre. Il mercato, che si aspettava una revisione al rialzo delle è rimasto un po¿ deluso, ma il presidente Jorma Ollila si dichiara soddisfatto delle performance del gruppo dal momento che ¿¿i volumi sono conformi alle previsioni e questo è un buon indice di quello che sta avvenendo sui mercati¿.
Il gruppo norvegese, a margine di una conferenza con gli investitori americani, ha anticipato che l¿utile per azione (upa) dovrebbe attestarsi tra 21 e 23 centesimi di euro, in leggero ribasso rispetto allo scorso anno quando si attestava a 26 centesimi.
Il mercato mondiale dei telefoni cellulari nel 2004 crescerà globalmente di circa il 10% sulla base dei 460 milioni di telefonini che dovrebbero essere venduti entro la fine di quest¿anno.
Nokia ha ugualmente indicato di essersi prefissato come obiettivo sul lungo periodo di raggiungere una crescita media annuale dei profitti pari al 10% (esclusi gli effetti di cambio), aggiungendo che oltre il 50% dei nuovi abbonati proverrà da 4 Paesi: Cina, Russia, Brasile e India.
E¿ l¿inizio di una nuova era dunque per Nokia che dal 1° gennaio 2004 si riconfigurerà in quattro divisioni interdipendenti – Mobile Phones, Multimedia, Networks e Enterprise Solutions ¿ e vuole trasformarsi da leader del mercato dei telefonini a basso costo a leader dell¿innovazione tecnologica che investe in modo massiccio per stare davanti alla concorrenza.
In questo modo il gruppo potrà allargare il proprio raggio di azione alle aree di business emergenti nel mondo della mobilità, continuando nel frattempo ¿¿a costruire una leadership nella telefonia mobile (…) Questo ci permetterà di focalizzarci su ogni segmento di business con le giuste dinamiche, mentre nel frattempo si otterranno economie di scala che noi crediamo supereranno ogni livello precedentemente raggiunto da questa industria¿.
Ollila ha altresì dichiarato che Nokia spenderà quest¿anno quasi 4 miliardi di dollari nel settore della Ricerca e Sviluppo (R&S) e che il 70% degli investimenti riguarderà la creazione di software di ultima generazione per aggiungere nuove funzionalità ai telefonini.
La complessità dei software è tale da richiedere spese notevoli nel settore R&D. per questo, spiega Ollila, più i cellulari diventano complessi, più diminuirà il numero di competitors dal momento che molte aziende non saranno in grado di tenere il passo dell¿innovazione.
Riferendosi al tanto atteso passaggio dallo scambio vocale (le semplici telefonate) all¿uso massiccio dei dati (eMail, Internet), Ollila crede che il mercato sia ormai maturo e pronto a cambiare atteggiamento nei confronti delle opzioni multimediali.
Il 65% dei profitti arriverà ancora dalla divisione Mobile Phones, mentre la neonata divisione Multimedia dovrebbe generare circa il 10% del fatturato totale.Il valore globale dei mercati in cui Nokia opera (vocale, multimediale, giochi e imprese) è stimato intorno ai 200 miliardi di euro.
Nokia – numero uno sia del mercato europeo che di quello Usa e del GSM in Cina – continua a prevedere una crescita maggiore di quella del mercato e una stabilizzazione del settore delle infrastrutture che nel 2004 sarà pari ai livelli del 2003.