Italia
E¿ diventato un vero e proprio caso nazionale la decisione della Rai di sospendere il programma satirico RaiOt, di Sabina Guzzanti.
Ieri, 23 novembre, l¿attrice comica (di padre Forzista) ha deciso di mandare in onda via satellite lo show di protesta per lo stop del suo programma, che si è tenuto all”Auditorium di Roma. Le immagini sono arrivate in diretta in diversi teatri italiani grazie alle strutture satellitari messe a disposizione da Emili.Tv, visibile nel pacchetto Sky al canale 855 o con il decoder free.
Firenze, Napoli, Bologna, Lecce, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Ravenna, Milano, Varese, Marsala, Pescara, Napoli e Torino sono le prime città mobilitate per trasmettere il varietà, aderendo all”iniziativa “Non censureRai“.
Numerosi i presenti. Per l”ingresso all”Auditorium, agli spettatori è stato chiesto un contributo spontaneo. Ma soltanto chi è arrivato prima delle cinque del pomeriggio è riuscito ad avere un posto in sala. Gli altri hanno potuto seguire tutto lo spettacolo da dietro la grata, su uno schermo.
La Guzzanti ha lanciato invettive contro Ferrara (¿grasso ma non fa capoluogo¿), contro Berlusconi e Mediaset, contro destra e sinistra. Insomma la versione teatrale di RaiOt, riveduta e corretta per non incorrere in altre denunce e polemiche per via dei diritti Rai.
Tre ore di spettacolo dense, sul palco i cloni di Lucia Annunziata, di Silvio Berlusconi che si trasforma in Massimo D¿Alema, ci sono stati i ¿Fascisti su Marte¿ con busto di Mussolini.
Sono finiti nel mirino anche Sharon e Ciampi. E ovviamente si è parlato di giustizia e di mafia. Di Andreotti e di Previti.
Alla serata contro la censura, hanno partecipato amici, parenti e colleghi della Guzzanti, tra cui anche il fratello Corrado, Daniele Luttazzi e Dario Fo con un contributo video, Paolo Rossi, Serena Dandini, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Francesco Paolantoni, Neri Marcore, Marco Marzocca, Sabrina Impacciatore, David Riondino, Rosalia Porcaro, Stefano Vigilante, Max Paiella, Corinna Lo Castro, Roberto Herlitzka, Francesca Reggiani.
Tanti i politici che hanno sostenuto la Guzzanti. ¿Siamo con voi nel respingere con fermezza la nostalgia della censura in Italia. Siamo con voi contro l”oscurantismo e l”intolleranza. Siamo con voi per il rispetto della libertà di tutti. Siamo con voi perché Sabina Guzzanti e RaiOt tornino da subito in Rai. Siamo con voi, già da domani tutti insieme continueremo questa battaglia per cercare di respingere la vergogna della legge Gasparri¿. E” stato il messaggio inviato dal segretario dei Ds Piero Fassino, in occasione dello spettacolo di ieri sera.
Con la Guzzanti anche Fausto Bertinotti, che ha dichiarato: ¿Il programma di Sabina Guzzanti questa sera (leggi ieri sera, ndr) non andrà in onda. Questa è censura, abolizione della satira e anche della libertà di informazione. A chi ha subito questa censura, la nostra solidarietà. A tutti coloro che non vogliono accettarla, l”invito a costruire subito gli stati generali sull”informazione e a mobilitarsi contro la legge Gasparri”.
Non è d¿accordo il capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Schifani, che definisce ¿vilipendio e non satira¿ la trasmissione RaiOt di Sabina Guzzanti. “Faccio fatica mettere sullo stesso piano la satira con il vilipendio ¿ spiega il senatore – e le offese di pessimo gusto, per di più senza contraddittorio”.
“Con RaiOt è piovuta, tra l”altro, sulla Rai una raffica di richieste danni per parecchi milioni di euro – aggiunge Schifani – che, ricadranno seppur indirettamente, su chi paga il canone. Cioè su tutti noi”.
Il presidente Rai Lucia Annunziata ha reclamato una generale ¿¿assunzione di responsabilità¿ sul caso di RaiOt. ¿Sono lieta ¿ ha esordito in una nota il presidente – che i consiglieri Alberoni, Rumi e Petroni abbiano chiarito la loro posizione. Credo non gli sfugga che il loro intervento, a questo punto, porti dritto dritto alla chiusura di RaiOt¿.
Aggiungendo ¿Quello che sto segnalando in questo momento non è la legittimità della difesa degli interessi aziendali, su cui tutti abbiamo concordato, ma il fatto che a cinque giorni dalla delibera non è stato ancora nemmeno trovato un dialogo con gli autori¿.
Ma nonostante gli sforzi del presidente Rai la vicenda RaiOt si è complicata con una questione legale. Sembra che la produzione dello show, la Studio Uno, non abbia consegnato la fideiussione prevista dal contratto. Sugli obblighi contrattuali la Rai ha precisato che, in base al contratto, Studio 1 ha l”obbligo di realizzare il programma ma non il diritto alla sua diffusione, che resta nella piena discrezionalità della Rai.
E intanto la produzione di RaiOt si fa sentire: “Nello studio 2 della Dear di Roma è tutto pronto per una eventuale messa in onda del programma”, recita una nota di Studio 1, spiegando che “mancherebbero solo i monologhi di attualità di Sabina Guzzanti”. Indirettamente, così, la Studio 1 replica alla Annunziata, che ha invitato il Direttore generale Flavio Cattaneo a risolvere il caso RaiOt ma anche “gli autori a proseguire, come stanno facendo, il loro lavoro in modo da presentare al più presto almeno una puntata alla Rete perché non si creino alibi per chi volesse cancellare il programma”.
Pronta la replica del consigliere Rai Angelo Maria Petroni, che sottolinea che la delibera approvata all”unanimità dal Cda Rai è ¿perfettamente definita nei contenuti e nelle conseguenze sugli atti aziendali” e qualsiasi opinione diversa avrà validità giuridica solo se “approvata” dal Consiglio.