Italia
Il programma di Sabina Guzzanti ¿Raiot¿, previsto per la seconda serata di ieri, è andato infine in onda.
Con una decisione presa all¿ultimo momento, la direzione di Raitre aveva comunicato all¿attrice nel pomeriggio di domenica che la trasmissione era stata cancellata.
Ma immediatamente il direttore di Raitre Paolo Ruffini, intimorito di fronte al polverone sollevato, ha deciso di tornare sui propri passi e mandare in onda la Guzzanti.
La presentazione ufficia del programma, è avvenuta giovedì scorso nella sede Rai, alla presenza del direttore Paolo Ruffini.
Nell¿occasione la Guzzanti aveva annunciato che non avrebbe accettato alcun tipo di censura da parte dell¿emittente pubblica.
Ancora rimangono un mistero le precise motivazioni che avevano spinto Ruffini a prendere una simile decisione, che secondo alcune indiscrezioni nasconderebbe ¿ragioni politiche¿.
Le parole della Guzzanti erano state molto dure: ””Quello che è accaduto è gravissimo e intollerabile non solo per la satira e per la Rai ma anche per la democrazia. Spero che la gente si alzi in rivolta perché un fatto del genere riguarda le libertà fondamentali che ogni Paese democratico devono essere rispettate¿.
La decisione era stata comunicata con una telefonata ad Andrea Salerno, uno degli autori del programma, da parte del direttore di Raitre, che gli comunicava la chiusura del programma e si assumeva la responsabilità della cancellazione.
Ma la Guzzanti non ha creduto che dietro la decisione, poi ritrattata, ci sia stato solo Ruffini, che giovedì scorso, in conferenza stampa, aveva espresso entusiasmo per il progetto.
¿Stiamo cercando chi c”è dietro questa decisione¿, aveva detto la Guzzanti senza mezzi termini.
Aggiungendo: ¿Abbiamo già avuto decine di telefonate di solidarietà. Non ci arrenderemo, risponderemo con iniziative di protesta¿.
Ma il direttore di Raitre, in una lettera inviata al Direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo, aveva dichiarato di aver deciso di cancellare il programma ””Raiot”” di Sabina Guzzanti ¿in totale autonomia¿, perché non riteneva il programma adatto al momento che sta vivendo l”Italia e non in linea con gli obiettivi iniziali della trasmissione.
Di fronte alla bufera scatenata, Ruffini ci ha poi ripensato.
E in un comunicato ha dichiarato che non si trattava di censura, e per fugare possibili dubbi e sospetti annunciava ¿la cosa migliore da fare a questo punto è mandare in onda il programma (¿) e lasciare il giudizio ai telespettatori e riflettere magari serenamente sul rapporto tra l”autonomia degli autori e l”identità di rete di cui ogni direttore è garante¿.
¿Avevo sollevato un problema di opportunità per la messa in onda ¿ ha detto Ruffini – La mia valutazione partiva dal particolare momento che attraversa il Paese dopo l”attentato a Nassiryia, alla vigilia dei funerali e del giorno di lutto nazionale, momento che impone una grande sobrietà di toni e una riflessione pacata sul ruolo dei media¿.
Ma il ripensamento di Ruffini non ha convinto il Dg Cattaneo, che ha immediatamente chiesto la cassetta della prima puntata di ¿Raiot¿ e convocato il direttore di Raitre per chiarire la faccenda.
Intanto in un comunicato Mediaset ha fatto sapere di aver dato mandato ai legali di avviare azioni giudiziarie nei confronti della Rai e dei responsabili del programma di Raitre ”Raiot”.
L”azienda ha spiegato che “nel corso del programma sono state pronunciate menzogne e insinuazioni gravissime contro Mediaset contrarie alla verità dei fatti e lesive dell”onorabilità di una società quotata in Borsa. La lesione è aggravata dal fatto che la diffamazione contro Mediaset provenga da un programma di una sua diretta concorrenza”.
La redazione di Key4biz.it esprime il proprio cordoglio per la morte a Nassyria deimilitari e civili italiani impegnati in Missione di Pace e la sentita partecipazione al dolore delle loro famiglie.
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