Tv digitale terrestre: criticità, opportunità e un lungo processo di affermazione (2° parte)

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Italia



di Giuseppe Richeri

UNIVERSITA” SVIZZERA ITALIANA DI LUGANO

Il problema dell¿interattivit&#224 e della scelta

Un terzo ordine di problemi connesso al nostro tema riguarda la possibilit&#224 che l¿interattivit&#224 e la moltiplicazione delle scelte provochi una progressiva divaricazione delle capacit&#228 d¿uso dei nuovi canali e nuovi servizi tra fasce diverse della popolazione.

Innanzi tutto con la tv digitale si supera la condizione per la quale il terminale domestico aveva sostanzialmente le stesse potenzialit&#224 in ciascuna casa (le differenze riguardavano soprattutto il formato): il televisore forniva infatti l¿accesso allo stesso tipo di programmi in chiaro in qualsiasi famiglie.

Nella tv digitale la gamma di servizi e le forme di accesso variano invece secondo il terminale di cui la famiglia &#232 dotata: a set top box pi&#249 ¿potente¿ corrispondono opportunit&#224 pi&#249 ricche. Pi&#249 in generale occorre osservare che le capacit&#224 di scegliere sono diverse tra i diversi gruppi sociali. Basterebbe analizzare con attenzione le attuali modalit&#224 di consumo della televisione per notare che una fascia consistente di popolazione, quella composta dalle persone meno favorite in termini culturali, sociali ed economici tende a consumare televisione in modo inerte, per abitudine e normalmente senza esercitare quelle riflessioni pi&#249 o meno complesse che portano ad esercitare delle scelte in modo consapevole e mirato. Se la situazione &#232 questa, &#232 probabile che una parte dei telespettatori abbia modalit&#224 e competenze di consumo televisivo che non comprendano il lavoro di selezione e di scelta oltre un limitato numero di canali abituali.

Una situazione simile, ma aggravata dalle ¿barriere tecnologiche¿ si presenta per i servizi interattivi. Le ricerche realizzate in varie situazioni mettono in evidenza che la capacit&#224 di usare tastiere alfa-numeriche, di ¿navigare¿ sullo schermo e di esprimere le scelte necessarie a sfruttare servizi interattivi non sono disponibili pressa una parte sensibile della popolazione

Alcune aree d¿intervento per ridurre rischi e aumentare i vantaggi

Messi in evidenza alcuni dei rischi e dei vantaggi principali connessi allo sviluppo della tv digitale possiamo ora riflettere su alcuni interventi necessari utili a promuovere la democrazia e la coesione sociale o, piu¿ semplicemente, a prevenire o limitare i rischi indicati nei paragrafi precedenti.

Un primo intervento di grande rilevanza riguarda la garanzia del pluralismo dei broadcaster attraverso le diverse piattaforme tecnologiche (satellite, cavo, terrestre). Come si &#232 detto uno dei vantaggi della tv digitale &#232 quella di moltiplicare i canali televisivi a parit&#224 di risorse hertziane, con una sostanziale diminuzione del costo tecnico per ciascun canale. Si tratta di una opportunit&#224 molto favorevole per abbassare le barriere all¿entrata nell¿industria televisiva e aumentare il numero dei soggetti che si schierano sul lato dell¿offerta con un incremento netto della pluralit&#224. Ma questa soluzione non &#232 scontata dal momento che nell¿industria televisiva &#232 in atto da tempo una tendenza forte verso la concentrazione delle imprese e che in diversi Paesi europei le norme anti-trust non sempre sono state sufficienti a impedire alti tassi di concentrazione televisiva. Una prima misura, di natura legislativa, &#232 quindi quella di rafforzare le norme anti-concentrazione e le loro modalit&#224 di applicazione.

Un secondo intervento riguarda i terminali digitali. Si tratta di terminali il cui prezzo varier&#224 secondo le potenzialit&#224, ma appare importante sollecitare le imprese produttrici affinch&#233 offrano sul mercato terminali, per quanto possibile, modulari. L¿ upgrading delle loro capacit&#224 si dovrebbe realizzi con l¿integrazione di nuove componenti, senza dover ogni volta sostituire l¿intero apparato. Garantire questo tipo di upgrading dei terminali &#232 una delle condizioni per favorire un progressivo allargamento a tutti gli utenti dei servizi interattivi, quindi un pluralismo effettivo dell¿accesso e della partecipazione.

Ancora sul fronte del pluralismo occorre garantire il rafforzamento della diversificazione delle fonti, per esempio produttori indipendenti, dei generi e dei formati televisivi.

La storia della tv europea negli ultimi decenni ha messo in evidenza che all¿aumento dei broadcaster non corrisponde necessariamente una maggior variet&#224 di fonti, generi e formati. Anzi la concorrenza tra soggetti diversi spesso provoca una tendenza all¿omogeneizzazione della programmazione sui generi e i contenuti di maggior successo. Su questo fronte promuovere presso le imprese televisive, i produttori indipendenti e le universit&#224 attivit&#224 di ricerca e sviluppo destinate a individuare e realizzare prototipi innovativi di programmi appare una direzione da perseguire

Una componente determinante della coesione sociale &#232 la condivisione di elementi d¿identit&#224.

I contenuti televisivi hanno una funzione rilevante nel diffondere e rafforzare, attraverso la cultura, le informazioni e l¿intrattenimento, l¿identit&#224 dei telespettatori e offrire loro il senso di appartenenza a una comunit&#224 locale e nazionale. Per ridurre il possibile effetto di disaggregazione derivato dalla moltiplicazione dei canali appare importante garantire che una parte consistente dei contenuti televisivi trasmessi dai vari canali abbia origine prima di tutto nazionale ed europeo, evitando comunque che la maggior parte delle risorse investite nei programmi sia destinata all¿acquisto di programmi di altra provenienza.

Per la promozione della coesione sociale un altro aspetto importante riguarda la tipologia e la quantit&#224 di programmi criptati e accessibili solo alla parte di telespettatori in grado di ¿pagare per vedere¿. Gi&#224 ora ogni Stato ha il diritto di definire un elenco di eventi considerati d¿interesse collettivo che non possono essere trasmessi solo dalle Pay TV. Occorre che gli Stati definiscano con maggior attenzione tali eventi e s¿impegnino ad allargare l¿elenco fino a comprendere tutti quelli considerati importanti per dare al pubblico senso di identit&#224, appartenenza e condivisione dagli eventi istituzionali allo spettacolo, dallo sport alle manifestazioni culturali, ecc.

Un¿altra area d¿intervento importante per promuovere la democrazia e la coesione sociale nell¿era digitale &#232 quella del servizio pubblico radiotelevisivo che da una parte deve essere sostenuto in modo che possa essere protagonista nella transizione al digitale e dall¿altra, e ci&#242 vale per alcuni paesi, deve essere riorientato per assumere un ruolo pi&#249 evidente e attivo nella promozione del pluralismo culturale e sociale, dell¿identit&#224 nazionale, della coesione sociale, evitando i crescenti condizionamenti commerciali che dovrebbero riguardare soltanto alle tv private.

Anche la possibilit&#224 di offrire attraverso la tv digitale l¿accesso a Internet offre nuove opportunit&#224 di promuovere democrazia e coesione sociale. Si tratta prima di tutto dei servizi della pubblica amministrazione che potranno essere messi in rete ed essere utilizzati in modo pi&#249 assiduo e flessibile da casa. Se ben utilizzata, questa opportunit&#224 offre diverse occasioni ai cittadini di partecipare in modo pi&#249 diretto e consapevole alla vita della propria citt&#224 o comunit&#224 locale. Il presupposto di ci&#242 &#232 che le amministrazioni pubbliche investano le energie necessarie per riorganizzare le forme di erogazione dei servizi, di interlocuzione con i cittadini, di trasparenza delle decisioni e delle attivit&#224, gli spazi di partecipazione, discussione e confronto affinch&#233 si possano sfruttare le opportunit&#224 multimediali, interattive e ipertestuali offerte dai servizi on line.

Ultima iniziativa, ma non meno importante, &#232 quella di introdurre sistematicamente nelle scuole primarie o secondarie l¿educazione alla televisione per insegnare cos¿&#232 la televisione come funziona, e come si usa. Un telespettatore consapevole, competente ed esigente appare come la migliore garanzia per promuovere la democrazia e la coesione nell¿era della televisione digitale.

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