Europa
Il governo francese ha approvato oggi, 12 novembre, un disegno di legge che rende legali i sistemi di blocco istallati dai produttori di CD e di DVD sui loro prodotti, per impedirne le copie.
Questo testo, presentato dal Ministro francese della Cultura Jean-Jacques Aillagon, assimila l¿aggiramento di questi dispositivi tecnici alla contraffazione, passibile di due anni di prigione e 150.000 euro di ammenda.
Trasferendo in pratica nel diritto francese, quanto stabilito da una Direttiva comunitaria del maggio 2001 e dai trattati dell¿Organizzazione mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) del dicembre 1996.
Le nuove disposizioni intendono anche adattare il regime della proprietà letteraria e artistica agli usi indotti dalle nuove tecnologie dell¿informazione e della comunicazione e rafforzare la protezione dei diritti degli autori e dei produttori contro i rischi aggravati della contraffazione.
Jean-Jacques Aillagon, a margine della riunione del Consiglio dei ministri, ha dichiarato ¿In Francia c¿è un principio sacro, è quello che gli autori e gli interpreti vivono del loro lavoro¿.
Rimane la difficoltà di distinguere tra copia privata e pirateria, ¿sebbene la prima rimanga un principio ormai autorizzato¿.
¿Ciò che noi chiamiamo copia privata è un¿eccezione al diritto, non è un diritto¿, ha spiegato il ministro.
¿Bisogna nello stesso tempo affermare questa eccezione al diritto ma sorvegliare bene perché questa eccezione sia praticata in modo equilibrato, in modo misurato, senza privare gli autori e gli interpreti della giusta remunerazione per il loro lavoro¿.
Il progetto di legge crea un collegio di mediatori indipendenti incaricati di regolamentare le eventuali contestazioni, in particolare in quello che riguarda l¿eccezione per copia privata.
Il testo stabilisce un¿altra eccezione al diritto d¿autore, per autorizzare la libera traduzione in braille dei libri.
I produttori protestano tuttavia contro gli abusi a questa ¿eccezione¿ e il crescente sviluppo della pirateria.
Alcuni utenti potrebbero anche copiare il contenuto di un CD o un DVD sull¿hard disk del loro computer per rivenderne in seguito diversi esemplari, o metterlo online su Internet.
Per lottare contro questo fenomeno costoso, sempre più CD e DVD sono oggi dotati di dispositivi che rendono impossibile le copie digitali.
Il progetto di legge presentato da Jean-Jacques Aillagon legittima questa strategia assicurando la protezione giuridica ¿di misure tecniche di protezione e di identificazione delle opere¿.
Tuttavia, se i produttori possono tecnicamente installare dei blocchi che permettono una o due copie, questi dispostivi rischiano di rendere impossibili tutte le copie private.
Curiosamente, il testo non affronta per niente la pirateria su Internet, principale fonte di musica e film piratati.
A riguardo il ministro della Cultura si è giustificato: ¿quello è un campo di responsabilità internazionale. Non serve a niente legiferare a casa nostra se i nostri vicini non mettono alcuna transenna alla pirateria¿.
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Il mondo ICT non è un¿isola separata dal resto del mondo.