Italia
La sfida dell¿eGovernment comincia dalle montagne, luoghi dove gli spostamenti delle persone sono resi più difficili dalla conformazione geografica e dalle condizioni meteorologiche. Il ministero per l¿Innovazione e le Tecnologie e l¿Uncem (Unione nazionale comuni comunità e enti montani) hanno sottoscritto ieri un protocollo d¿intesa volto a facilitare il dialogo tra pubblica amministrazione e cittadini attraverso l”utilizzo delle tecnologie digitali.
Grazie a questo accordo, firmato dal ministro Lucio Stanca e dal presidente dell”Uncem, Enrico Borghi, le comunità montane diverranno ¿porte di accesso¿ alla P. A. elettronica per i cittadini e le imprese ubicati in aree decentrate del Paese. Ben 4.201 sono i comuni e 356 le comunità montane, equivalenti a circa il 54% del territorio nazionale, per un totale di circa 11 milioni di cittadini.
Per consentire l¿attuazione degli obiettivi del protocollo, che va nella direzione della trasformazione federalista dello Stato italiano, è prevista la costituzione di un Comitato Permanente sull”innovazione e le tecnologie, composto da rappresentanti delle due Istituzioni.
Secondo il ministro Stanca, ¿lo spostamento di poteri, competenze e risorse pubbliche verso gli enti locali, anche quelli più decentrati, a favore di cittadini e imprese, valorizza e stimola ulteriormente la capacità di autogoverno, agevolando il rapporto tra comunità e istituzioni¿. Il ministro ha inoltre rilevato che ¿anche in questo caso l”Ict consente non solo di superare il divario digitale, ma di avvicinare concretamente le varie componenti della popolazione agli organismi di governo locale, superando pure le barriere territoriali. È proprio nel continuo allargamento delle fasce di popolazione che usufruisce dei vantaggi della P. A. elettronica che risiede la chiave per garantire non solo la sostenibilità organizzativa, funzionale ed economica dell”attuazione di un federalismo efficiente e non caotico, ma anche la possibilità di cogliere l”opportunità di migliorare la qualità dei servizi della Pubblica amministrazione italiana, sia centrale che locale, nell”interesse di cittadini ed imprese e, quindi, della competitività del Sistema Paese¿.
Da parte sua il presidente dell”Uncem, Enrico Borghi, ha sostenuto che ¿l¿accordo rappresenta un passaggio fondamentale del progetto iniziato nell¿ottobre scorso al convegno di Porretta Terme, dove era stato presentato il ”Manifesto dello sviluppo digitale Montagna italiana”. L”istituzione del Comitato permanente sull”innovazione e le tecnologie¿, ha proseguito Borghi, ¿consentirà di concretizzare il concetto della montagna nella modernità e soprattutto permetterà ai cittadini che risiedono sul territorio montano, attraverso la rete telematica, di accedere ai servizi fondamentali per la permanenza dell”uomo sul territorio, garantendo così pari opportunità e democraticità anche a chi vive in territori marginali¿.
Nel ¿Manifesto¿ si parla di servizi di server di area, staff di operatori digitali, pacchetti di software applicativi accessibili gratuitamente; centri per la formazione permanente, per il telelavoro e per la promozione delle competenze digitali nella pubblica amministrazione, nelle imprese e tra i cittadini.
Tra le iniziative proposte nel documento figurano azioni per la promozione di aggregazioni di imprese e amministrazioni per stabilire i rapporti più convenienti con i fornitori di connettività o servizi digitali su banda larga; interventi concreti per la promozione dell¿accesso universale a Internet, con particolare riferimento alle tecnologie di diffusione satellitare (attualmente le più convenienti per le caratteristiche geofisiche delle aree di montagna) e la presenza reale dei centri della ricerca scientifica nelle aree della montagna.