Italia
Approvato dal governo il disegno di legge che regolamenta la lotta alla pedo-pornografia che utilizza Internet per diffondersi e per punire i turisti sessuali, in un”azione che coinvolge provider e banche.
Il nuovo provvedimento che comprende 19 articoli, è passato venerdì 7 novembre su prostra di cinque ministeri: delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, della Giustizia Roberto Castelli, dell”Interno Beppe Pisanu, delle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo e dell”Innovazione Tecnologica Lucio Stanca.
Ad annunciarlo il ministro Prestigiacomo in una conferenza stampa. Nell¿occasione il ministro ha dichiarato ¿La nostra strategia mira a interrompere il flusso finanziario delle associazioni criminali che sfruttano la pedo-pornografia¿.
E oltre alla ¿tolleranza zero¿ Stefania Prestigiacomo annuncia anche ¿la discesa in campo del ministero che si costituirà parte civile nei processi contro i pedofili¿. ¿Nei confronti della pedofilia – aggiunge – non è possibile alcuna attenuante¿.
Per questo invita ¿il Parlamento ad avere un atteggiamento bipartisan per l”approvazione in tempi brevi del Ddl contro la pedofilia¿, già approvato dal Consiglio dei ministri, e di cui Stefania Prestigiacomo è la prima firmataria. Intervenendo nella giornata conclusiva al seminario di Noto, realizzato dal ministero nell” ambito del semestre italiano di presidenza Ue, la Prestigiacomo ha ribadito che ¿la pedofilia, e soprattutto la pedo-pornografia online, è un fenomeno transnazionale che richiede una forte coesione di volontà politiche e di impianti normativi e una grande collaborazione dei sistemi investigativi e repressivi dei vari Paesi¿.
La Prestigiacomo ha spiegato che “Il Ddl che abbiamo varato punisce anche la pedo-pornografia virtuale che mette assieme parti di corpo e immagini disegnate¿, aggiungendo che la normativa vigente presenta alcune lacune, soprattutto riguardo ad Internet.
Presso il Viminale è stato istituito poi il ¿Centro Nazionale per il contrasto alla pedofilia nella rete Internet¿, senza oneri, ¿dove confluiranno tutte le informazioni, anche di semplici cittadini”, per segnalare i siti che diffondono materiale pornografico utilizzando il Web.
Questo Centro avrà il compito di predisporre le cosiddette black list dei siti pedo-pornografici, ¿¿a quel punto ¿ ha detto la Prestigiacomo ai giornalisti – scattano le indagini di polizia e viene informato il sistema bancario che aiuterà a tracciare i pagamenti tramite carta di credito tra esercente e acquirente online”.
Per evitare l”utilizzo di carte di credito nelle transazioni per acquisto di materiale pornografico, il provvedimento prevede un controllo da parte dell”Ufficio Italiano Cambi (UIC) su tutte le operazioni che riguardano il materiale pedopornografico per annullare i contratti con banche, istituti di carte di credito e Poste, per chi ha fatto uso delle carte per acquistare questo materiale via internet.
Il ministro per le Pari Opportunità ha ringraziato in particolare la Banca d”Italia ””per la collaborazione istituzionale prestata nella definizione di strumenti per il controllo e la interruzione dei flussi di denaro che ruotano attorno alla pedofilia¿. Le norme ipotizzate dal provvedimento del governo prevedono sanzioni quali la interruzione delle convenzioni fra proprietari dei siti pedo-pornografici e carte di credito ma anche la revoca delle carte di credito per i titolari che le usano per l”acquisto di materiale pedo-pornografico. Previsioni che, spiega ancora la Prestigiacomo, ””rappresentano una novità assoluta anche in campo internazionale e confidiamo possano rappresentare un efficace battistrada per l”estensione di tale approccio anche in sede europea ed internazionale””.
Per quanto riguarda i fornitori di servizi attraverso reti di comunicazioni elettroniche, il disegno di legge li obbliga a segnalare al Centro i contratti stipulati con soggetti e imprese che diffondono, distribuiscono o commercializzano anche in via telematica, materiale pornografico. Gli Internet Service Provider (ISP), poi, devono utilizzare filtri per impedire l”accesso ai siti pedo-pornografici.
La proposta del governo recepisce un altro principio portante della ”decisione” europea, quello di considerare vittime di reati di pedofilia i minori di 18 anni. Ma soprattutto introduce una misura molto richiesta dall”opinione pubblica che prevede che il condannato di pedofilia venga interdetto per sempre da attività d”insegnamento e da ogni altro incarico che implica un frequente contatto con i minori.
Sul fronte del turismo sessuale il Ddl prevede una pena da uno a tre anni per il turista sessuale all”estero, mentre finora, ha detto la Prestigiacomo, veniva punito soltanto il tour operator.
Il ministro Gasparri ha sottolineato che ¿Le organizzazioni che sfruttano i bambini vanno colpite in modo deciso, senza tentennamenti. Alla repressione, però, va sempre affiancata un”azione di preventiva informazione che aiuti il minore a sfuggire ad eventuali situazioni di pericolo¿.
Il ministro Stanca ha commentato “Questa è una vera e propria sfida non solo per la prevenzione e la repressione dell”uso illecito e riprovevole di Internet, ma anche per la massima valorizzazione e diffusione delle opportunità che la Rete consente in molti settori, dalla comunicazione alla conoscenza, dall”internazionalizzazione al miglioramento dei rapporti culturali.
Il Ministro per l”Innovazione le Tecnologie ha infine sottolineato che “il provvedimento affronta in maniera organica il delicato problema disponendo una serie di precisi interventi, non solo amministrativi ma anche tecnico-organizzativi che renderanno molto più difficile rispetto al passato esercitare queste attività illecite e, di conseguenza, si favorirà un uso più diffuso e sereno delle nuove tecnologie dell”informazione e della comunicazione”.
Positivo anche il commento di don Fortunato di Noto, presidente dei Meter, associazione da sempre impegnata nella lotta alla pedofilia.
¿E” il segnale che non c”è alcuna intenzione da parte del governo di abbassare la guardia ¿ ha dichiarato don Fortunato – Il disegno di legge dà ulteriori strumenti per contrastare il fenomeno della pedofilia e della pedo-pornografia on line”.
¿Dopo tante sollecitazioni anche delle associazioni che da anni si occupano del fenomeno ¿ e conclude – è arrivata una risposta importantissima da parte del governo”.