Mondo
L¿Organizzazione delle Nazioni Unite ha presentato uno studio sullo sviluppo dell¿eGovernment nel mondo, “Rapporto mondiale 2003 nel settore pubblico – L” eGovernment all”incrocio di più strade“.
Si è trattato di valutare le innovazioni di servizio e di processo realizzate dalle Pubbliche Amministrazioni mediante l”utilizzo di tecnologie ICT (Information and Communication Technologies).
Notevole l¿importanza dell¿eGovernment oggigiorno, innanzitutto per il contributo al miglioramento della qualità della vita di un Paese tramite l”erogazione di servizi online da parte delle Pubbliche Amministrazioni, centrali e locali, a cittadini e imprese. E anche perché rende maggiormente efficienti gli uffici delle PA.
Lo studio Onu ha individuato i Paesi più avanti nello sviluppo della cyber-amministrazione: quelli che già permettono di poter effettuare i pagamenti delle imposte online, per esempio, o quelli che usano il Web per proporre questionari Internet agli utenti sulla funzionalità degli uffici preposti a pubblici servizi.
La Gran Bretagna e gli Stati Uniti occupano i primi due posti nella classifica mondiale sull¿eGovernment stilata dall¿ONU, sulla base del rapporto che ha misurato gli sforzi degli Stati nell¿esplicare la loro azione attraverso un supporto online e avvicinare i cittadini alle amministrazioni grazie a Internet.
Una prima classifica riguarda i risultati ottenuti dai diversi Paesi a proposito di “e-participation“, cioè l”intervento dei cittadini nell”azione di governo.
In materia di ¿e-participation¿, in testa troviamo gli Stati Uniti, seguiti dalla Gran Bretagna. Il Cile e il Canada sono terzi ex aequo, davanti all¿Estonia, la Nuova Zelanda, le Filippine, la Francia e i Paesi Bassi, tutti al settimo posto.
Non ben classificata l¿Italia, che figura tra i primi venti posti, insieme all¿Australia, il Messico, l¿Argentina, l¿Irlanda, la Svezia, la Corea del Sud, Singapore, la Svizzera e la Danimarca.
Una seconda classifica, dominata dagli Stati Uniti e dalla Svezia, segnala i Paesi i più attivi in materia di ¿e-administration¿, per meglio dire la facilità con cui il cittadino ha accesso ai servizi pubblici online e alle procedure amministrative.
Se parecchi Paesi in via di sviluppo non hanno tecnologie molto sviluppate né in un settore né nell”altro, altri, come il Cile, le Filippine, il Messico e l”Argentina, sono più all”avanguardia di numerosi Paesi con un alto tenore di vita, permettendo una migliore consultazione via Internet ai propri cittadini.
“Parecchi governi si rivolgono a supporti online per ridurre la mole burocratica o per sviluppare le loro infrastrutture”, ha dichiarato in un comunicato Jose Antonio Ocampo, sotto segretario dell”Onu per gli affari economici e sociali.
“Ci rendiamo conto anche che Internet sta diventando un modo consolidare i valori della trasparenza e della democrazia all”interno delle amministrazioni politiche”.
Nella categoria, definita dall¿Onu come e-participation, i ricercatori delle Nazioni Unite non hanno trovato che 15 governi che hanno lanciato dei servizi online attraverso i loro Web site per chiedere ai cittadini il loro parere sulle decisioni in corso.
In generale conclude lo studio dell¿Onu, i servizi realizzati per facilitare i compiti amministrativi dei cittadini sono ¿nella maggior parte del caso a livello ancora rudimentale¿.