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A mali estremi, estremi rimedi dice un adagio. Microsoft l¿ha preso alla lettera e ha lanciato un¿iniziativa shock: una taglia di 500.000 dollari sulla testa degli autori dei due virus che hanno gettato il caos nelle reti informatiche mondiali.
I virus Blaster e Sobig lo scorso agosto hanno paralizzato migliaia di computer in tutto il mondo, sfruttando una falla del sistema operativo Windows, che da allora è nell¿occhio del ciclone a causa della scarsa affidabilità dimostrata. Naturale, dunque, il dente avvelenato di Bill Gates, il cui gioiellino – presente sul 95% dei Pc mondiali ¿ deve anche affrontare la sempre più feroce concorrenza dell¿open source.
Blaster, conosciuto anche come MSBlast e Lovsan, si è diffuso su almeno 1,2 milioni di computer, secondo i dati della società di sicurezza Symantec. Il worm ha compromesso quei computer che mostravano una seria vulnerabilità nei sistemi Windows per la quale Microsoft aveva rilasciato un patch correttivo un mese prima.
L¿iniziativa – denominata Microsoft Anti-Virus Reward Program – è spalleggiata dall”Fbi e dall”Interpol, ma nel caso 500mila dollari non bastassero a minare la tanto decantata solidarietà del popolo hacker, l¿ennesima figuraccia toccherebbe a Microsoft, la sola che sborsa i soldi.
Si tratta di una trovata unica nel suo genere e, assicura Microsoft, è solo la prima di una lunga serie: pare infatti che Gates abbia stanziato altri 4,5 milioni di dollari in quella che si prospetta come una vera e propria crociata per difendere la propria reputazione e acciuffare gli autori di quelli che non sono ¿¿reati virtuali, ma crimini reali che danneggiano un sacco di gente¿.
L¿Fbi nei mesi scorsi aveva arrestato un giovane, Jeffrey Lee Parson, con l”accusa di essere il creatore di Blaster. Il ragazzo tuttavia è stato alla fine identificato semplicemente come un untore e il vero ideatore rimane in libertà.
Il produttore di software più famoso al mondo, tra l¿altro, è gia stato aspramente criticato per il fatto che gli avvisi inviati agli utenti in materia di protezione dai virus erano praticamente incomprensibili e sarebbero serviti soltanto agli hacker per individuare altri ¿buchi¿ nel sistema.
Le informazioni si possono comunicare al sito //www.interpol.int/ oppure rivolgersi all”FBI anche attraverso l”Internet Fraud Complaint Center che si trova all”indirizzo http://www.ifccfbi.gov/.
I ricercatori nel campo della sicurezza hanno espresso opinioni contrastanti circa alla taglia: ¿Questo approccio può funzionare per Blaster ¿ dice Mikko Hypponnen di F-Secure ¿ che potrebbe anche essere opera di una sola persona. Ma il virus Sobig, che installava un programma capace di trasformare i pc in ¿nodi sparaspam¿, è stato probabilmente ideato da più menti ed è quindi più difficile da craccare¿.
Peter Lindstrom, di Spire Security crede che l¿approccio sia legittimo, pur restando scettico sull¿effettiva validità di un simile approccio di fronte ad un fenomeno in costante crescita.
Una taglia, inoltre, non risolve il problema essenziale, cioè, che esisterà comunque sempre gente in grado di creare i virus e di aggirare i software di sicurezza.
E allora, quale sarà la prossima mossa?
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