Italia
Il Commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti ha dato l¿ok alla cessione di due frequenze dell”ex-pay Tv italiana TelePiù, passata sotto le insegne di Sky Italia (News Corporation), all¿imprenditore Tarak Ben Ammar e all”emittente francese Tf1 (Gruppo Bouygues).
A renderlo noto, un comunicato di Tilman Lueder, portavoce del Commissario, che nell¿occasione ha ricordato che la cessione fa parte delle condizioni poste dall”Antitrust Ue al momento di dare il via libera al creazione di Sky Italia attraverso la fusione delle due emittenti a pagamento Stream e TelePiù.
Le frequenze dovranno essere utilizzate per una televisione a pagamento che “allarghi¿ l”offerta di questo tipo di servizio in Italia. Insomma, un¿emittente che operi in concorrenza con Sky, almeno in teoria.
¿Si tratta di una cosa positiva per la concorrenza perché in Italia ci sarà un nuovo canale di Pay TV terrestre¿, ha commentato la Lueder.
Sky Italia aveva del resto sempre sottolineato di non essere interessata alle frequenze terrestri, ¿¿il nostro business specifico ¿ spiegò nel maggio scorso, in occasione del lancio di Sky Italia il direttore della comunicazione Tullio Camiglieri – è quello delle Pay TV sul mercato satellitare¿.
Prima di dare il proprio assenso all¿operazione, la Ue ha avuto bisogno di tempo per studiare tutta la documentazione fornita dal finanziere Tarak Ben Ammar, in merito ai suoi passati rapporti con Rupert Murdoch, per accertare la sua totale indipendenza dal Gruppo del tycoon australiano , a capo della News Corp, che adesso è l¿unico operatore sul mercato della italiano Pay TV, attraverso Sky Italia.
Una delle condizioni imposte da Monti il 2 aprile scorso, infatti, era che gli acquirenti fossero ¿indipendenti¿ da Murdoch: circostanza rispettata anche nel caso di Ben Ammar, ha sostenuto il portavoce, dato che l”imprenditore indipendente rispetto a News Corp e fra l”altro ¿¿non è membro di alcun Consiglio di amministrazione o di sorveglianza¿ né ha partecipazioni rilevanti a questo proposito.
Monti ha evidentemente considerato poco rilevante i rumor intorno alla figura di Ben Ammar che, che stando a un¿edizione del Financial Times di fine ottobre, era presentato come imprenditore dei media basato a Parigi, ””socio in affari di Murdoch”” ed ex-consigliere di amministrazione di Mediaset, per conto del principe saudita Al Waleed.
Indiscrezioni tra l¿altro mai smentite dal finanziere tunisino.
Questo fine settimana, quindi, la Commissione Ue ha autorizzato la News Corp a vendere Prima Tv e Europa Tv, i servizi digitale e analogico terrestri della ex TelePiù, alla francese Tf1 che gestirà il servizio insieme a Tarak Ben Ammar. In questo modo Tf1 (privatizzata nel 1986 da Francis Bouygues ¿ a capo del più importante gruppo edile di Francia, ndr) entrerà nel mercato italiano delle frequenze digitali e analogiche.
La televisione privata francese Tf1acquisterà così il 49% della società Europa Tv, attraverso la sua Unità Eurosport, per circa 35 milioni di euro, con l”obiettivo di lanciare un nuovo canale sportivo in Italia entro la fine dell”anno. Il canale si chiamerà Sport Italia e sarà il frutto della collaborazione tra Tf1 e la Holland Coordinator and Services B.V. che è appunto controllata da Tarak Ben Ammar.
Quest”ultima sborserà infatti gli altri 35 milioni per acquistare il 51% di Europa Tv, che ha “la concessione per programmi via etere sull”83% del territorio italiano”, come si legge in una nota.
Potrà dunque andare avanti il progetto di creazione di una nuova rete sportiva analogica in Italia (sul modello vincente di Eurosport, già di proprietà maggioritaria di Tf1) che la prima rete privata francese ha ipotizzato, con la partecipazione di Tarak Ben Ammar.
Secondo alcune indiscrezioni, l¿idea di portare in Italia un canale sportivo, è proprio di Tarak Ben Ammar, che ha studiato accuratamente il mercato italiano.
La scelta del partner è ovviamente caduta su TF1, che oltre ad essere quotata in Borsa si avvale dell”esperienza di Eurosport, il suo canale europeo in onda sulla piattaforma di Sky.
Europa Tv (TelePiù bianco) e Prima Tv (TelePiù nero), le due società titolari delle frequenze terrestri, sono gestite in questa fase da una società fiduciaria, la Spafid (Mediobanca), alla quale – con l”assenso dell”Autorità italiana per le Comunicazioni – la News Corp di Rupert Murdoch le ha affidate per la vendita, con un meccanismo di blind trust.
A Spafid, nel maggio di quest”anno, era stato affidato il compito di individuare – entro un lasso di tempo stabilito – eventuali acquirenti, verificando il possesso dei requisiti richiesti dall”Antitrust europeo.
Trovati i compratori, la Spafid ne doveva sottoporre il profilo all”Antitrust europeo. Dopodiché, una volta ottenuto il via libera da Bruxelles ¿ proprio come è avvenuto in questi giorni – la società di Mediobanca deve procedere alla cessione delle frequenze.
Spetterà adesso all¿Autorità per le Comunicazioni italiane dare il proprio assenso all¿operazione d¿acquisto delle due licenze.