Europa
France Télécom ha registrato al terzo trimestre 2003, un aumento dell¿utile operativo pari al 27,1% a 2,8 miliardi di euro, mentre le vendite sono calate del 2,7% a 11,6 miliardi di euro, in linea con le previsioni del mercato. Contenute le perdite nel settore della telefonia fissa locale, che registra un calo dell¿1,1%, con una quota di mercato pari comunque al 76,6%.
Il colosso francese, dunque, sembra essere tornato in forma e ha confermato le previsioni di risultato operativo a 9,2 miliardi per l¿intero esercizio, alzando allo stesso tempo le stime per il margine operativo che dovrebbe attestarsi al di sopra dei 17 miliardi contro i 16,8 previsti in precedenza. Il fatturato per il 2003 dovrebbe crescere tra il 3 e il 5%..
Il calo delle vendite al terzo trimestre, spiega il gruppo in un comunicato, è da attribuirsi alla riduzione delle attività legate alle cessioni di Télédiffusion de France (TDF) e dell¿operatore olandese Casema, nonché all¿impatto negativo dei tassi di cambio per un montante di 427 milioni di euro.
A trainare la crescita del gruppo l¿attività di telefonia mobile (Orange) e Internet (Wanadoo).
La prima ha registrato un fatturato di 4,6 miliardi di euro, in crescita del 4,2% in rapporto al terzo trimestre del 2002. Negli ultimi tre mesi, la divisione mobile ha registrato 1,3 milioni di nuovi abbonamenti, arrivando a quota 46,9 milioni di clienti e confermando la crescita dell¿Arpu (ricavo medio mensile per utente) sia in Francia che in Gran Bretagna. Buona la crescita dello scambio dati, che ha rappresentato il 12,5% del fatturato del trimestre a 1,5 miliardi di euro, contro il 10,5% dello stesso periodo 2002.
Wanadoo ha registrato un fatturato di 639 milioni di euro, in crescita del 28,3% rispetto al terzo trimestre 2002, trainato dall¿aumento degli accessi a Internet a banda larga. Nel solo mese di settembre sono stati 138.000 i nuovi abbonamenti ai servizi ADSL. Wanadoo ha confermato per il 2003 le sue previsioni di un aumento del fatturato del 25-30% e un Mol triplicato.
Il piano TOP varato da Thierry Breton per risollevare le finanze del Gruppo a quanto pare sta dando i primi risultati, tanto che lo stesso presidente ha recentemente dichiarato che i debiti peseranno solo fino al 2005. Un impegno di non poco conto, considerando che fino ad un anno fa, France Télécom era sull¿orlo della bancarotta, con debiti per oltre 70 miliardi di euro.
Dopo il 2005, il Gruppo si concentrerà sull¿innovazione, fondamentale per rilanciare la competitività del gruppo sui mercati europei.
Su quello domestico, Breton dovrà contenere l¿attacco, tra gli altri, di Telecom Italia, che ha appena lanciato sul mercato transalpino una filiale che offrirà servizi Internet e di telefonia a banda larga inizialmente nelle 4 maggiori città, per poi coprire, entro il 2004, un terzo della popolazione francese.
France Télécom ha anche annunciato di aver lanciato un”offerta di 9,50 euro ad azione per l”1,22% di Orange che ancora non possiede. Il gruppo francese ha lanciato la sua offerta pubblica di scambio il 12 settembre, arrivando al controllo del 98,8% della filiale di telefonia mobile. Al termine della nuova offerta, che verrà aperta il 29 ottobre, Orange non sarà più quotata in borsa.