Europa
Nokia, il primo produttore mondiale di telefoni cellulari, ha presentato richiesta per togliere le proprie azioni dal listino del London Stock Exchange.
Da molti anni, infatti, la liquidità del gruppo finlandese sulla Borsa britannica è molto limitata e attualmente i volumi del London Stock Exchange rappresentano l¿1% degli scambi del titolo a livello globale.
La misura del gigante mondiale della telefonia mobile punta a incoraggiare gli scambi su mercati ¿ europei e non – che garantiscano maggiore liquidità.
Dopo il de-listing dal mercato londinese, atteso per il prossimo 26 novembre, le azioni del gruppo saranno scambiate a Helsinki, Francoforte, Parigi, New York e Stoccolma.
Il 60% degli scambi del titolo Nokia, si concentra attualmente sul mercato finlandese, il 25% sul New York Stock Exchange (NYSE).
Il gruppo finlandese sta cercando nuove strategie per conservare la leadership sul mercato, minacciata sia dalla concorrenza Usa che da quella asiatica.
Il produttore americano Motorola ha infatti appena annunciato che le vendite per l¿ultimo trimestre di quest¿anno ¿ in concomitanza con le feste natalizie – supereranno di gran lunga quelle degli anni passati.
Motorola controlla attualmente il 19% del mercato, contro il 39% di Nokia, ma punta di raggiungere quota 25% entro la fine dell¿anno con una crescita dei profitti del 12-15% nei prossimi tre anni. Le vendite saranno trainate dai camera phone, la cui richiesta è tale che il gruppo farebbe fatica a soddisfarla, nonostante i fornitori stiano lavorando a pieno ritmo.
Ma i due maggiori produttori mondiali devono guardarsi alle spalle: la sud coreana Samsung, infatti, ha annunciato che nel trimestre appena concluso ha venduto 15 milioni di telefonini e stima di ripetere il risultato in termini di vendite anche per i prossimi tre mesi.