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Microsoft, il numero uno del mercato mondiale dei software, è riuscito a mettere la sordina alle noie giudiziarie con gli utenti americani, ma il Gruppo di Bill Gates deve ancora difendersi su diversi fronti sia negli Stati Uniti che in Europa.
Proprio ieri 28 ottobre, il gigante di Seattle ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con sei Stati americani (Nord e Sud Dakota, Kansas, Carolina del Nord, Tennesse e Distretto della Columbia) per concludere un”azione legale promossa nei suoi confronti per violazione della concorrenza che riguarda il sistema operativo Windows.
Secondo le cause intentate dai consumatori, riuniti in “class-action” (una sorta di denuncia collettiva prevista dal sistema giudiziario Usa, ndr), Microsoft ha sfruttato il proprio monopolio per praticare prezzi più alti per i propri prodotti a danno dei consumatori.
In base agli accordi Microsoft verserà 200 milioni di dollari di buoni che dovranno essere utilizzati per l”acquisto di hardware e software.
I buoni non utilizzati serviranno per acquistare materiale informatico per le scuole.
Il consulente legale di Microsoft, Brad Smith, a margine di una conferenza stampa, ha dichiarato che dalla pronuncia della sentenza Kollar-Kotelly, ¿Stiamo facendo dei progressi significativi nella risoluzione dei casi antitrust ancora in corso¿.
Ricordiamo che il primo novembre 2002, il giudice della corte distrettuale della Columbia, Colleen Kollar-Kotelly aveva ratificato l”accordo stipulato un anno prima tra Microsoft e Dipartimento di Giustizia riguardo il procedimento per l”utilizzo di pratiche monopolistiche nel lancio di Internet Explorer.
Quella sentenza scongiurò definitivamente il rischio di una divisione in due società, prospettato dalla prima sentenza (del 2000) e allora cancellata dal pronunciamento di Kollar-Kotelly. Ma non mise fine alle azioni legali di migliaia di utenti, convinti di aver pagato il prezzo del dominio quasi assoluto di Microsoft sull¿informatica di massa.
Da allora, ha continuato Smith, ¿¿abbiamo percorso più della metà del cammino, ma rimaniamo coscienti che rimangono in sospeso questioni importanti¿, e ha ricordato in particolare la causa ancora aperta con Sun Microsystems e l¿indagine in corso dell¿Unione europea.
La Commissione europea ha dichiarato, il 20 ottobre scorso, di aver ricevuto la risposta di Microsoft alle obiezioni notificate a inizio agosto dall¿Antitrust di Bruxelles, che riguardano l¿abuso di posizione dominante nel settore dei sistemi operativi.
La decisione definitiva di Bruxelles, che probabilmente si risolverà con l¿imposizione di una multa al colosso informatico, dovrebbe arrivate non prima dell¿inizio del 2004, secondo una fonte vicina la dossier.
La Commissione sta prendendo tempo in modo da arrivare a una decisione che sia la più solida possibile e non corra il rischio di essere rigettata dalla Corte di Giustizia
“L¿indagine della continua. Noi abbiamo inviato le nostre risposte e rimaniamo fiduciosi di poter trovare una risoluzione costruttiva e positiva per questo dossier¿, ha detto sempre Smith.
Intanto, negli Usa un piccolo Stato continua a resistere al gigante informatico. Si tratta del Massachusetts che si opposto alla risoluzione amichevole del 2001 e si scontrerà con Microsoft in appello martedì prossimo.
Finora Microsoft ha raggiunto accordi con 10 Stati per un totale di 1,55 miliardi di dollari. Dopo quelli già annunciati in California, Florida, Virginia occidentale e nel Montana.
Restano irrisolti ancora i contenziosi con Arizona, Iowa, Minnesota, New Mexico e Wisconsin.
Ma il montante totale delle somme che Microsoft dovrà sborsare ¿ 1,55 miliardi, di cui 1,1 miliardi di dollari andranno ai soli consumatori della California ¿ non sono che spiccioli per il gigante di Redmond, con una tesoreria che supera i 50 miliardi di dollari.
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