Italia
A partire da questa settimana Aeranti-Corallo inizia la sperimentazione in tecnica digitale.
La federazione nata nel 1998, rappresenta oltre la metà del comparto televisivo locale italiano e un totale di oltre 1.000 imprese radiotelevisive locali.
Come si legge in una nota diramata alla stampa, ¿¿l¿obiettivo prioritario delle imprese televisive locali è quello di diventare in breve tempo operatori di rete locale nel sistema digitale¿, come prevede la legge 66/2001, ripresa in alcuni suoi punti dal testo di riforma del sistema radiotelevisivo italiano, il Ddl a firma del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, attualmente in discussione al Senato.
Nel comunicato la Aeranti-Corallo spiega che il passaggio al digitale sarà sicuramente un punto di svolta nel business delle emittenti televisive locali. Mantenendo i canali di trasmissione, rifiutando quindi di vendere le frequenze a operatori nazionali, queste Tv potranno non solo diventare carrier dei loro stessi contenuti, ma offrire canali a fornitori di contenuti che non dispongono di capacità trasmissiva.
Nel merito della vendita delle frequenze, è più volte entrato il coordinatore Aeranti-Corallo Marco Rossignoli, che ha spiegato che ¿La maggior parte degli editori televisivi non intende vendere le proprie frequenze in quanto, con il passaggio al digitale, si apriranno nuove importanti opportunità imprenditoriali per il settore. Chi sarà titolare di frequenze potrà svolgere l”attività di operatore di rete digitale realizzando business sicuramente più interessanti di quelli derivanti dalla vendita delle frequenze¿.
Anche se, Rossignoli, affrontando più specificamente la discussione sull¿acquisto delle frequenze da parte della Tv pubblica, ha dichiarato che in ogni caso la Rai deve ¿garantire alle Tv locali che cederanno le frequenze di poter continuare a svolgere l”attività come fornitore di contenuti digitali, cioè di poter trasmettere i propri palinsesti nei bouquet che la Rai realizzerà sulle frequenze acquistate¿. Infatti, ha detto ancora Rossignoli, la legge 66/2001 impone alla Rai di destinare almeno il 40% della capacità trasmissiva dei canali digitali a soggetti diversi dalla stessa Rai.
Per affrontare meglio questo argomento e per evidenziare i grossi cambiamenti che nel futuro prossimo ci saranno nella vita delle emittenti locali grazie al passaggio al sistema del digitale terrestre, la federazione ha organizzato a Roma un Forum che partirà domani 28 ottobre e chiuderà mercoledì 29, e sarà interamente dedicato alla televisione digitale terrestre.
All¿importante appuntamento parteciperà il ministro Gasparri, il presidente dell¿Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Enzo Cheli, il sottosegretario alle Comunicazioni Giancarlo Innocenzi, oltre al commissario dell¿Agcom Giuseppe Sangiorgi.
I lavori del Forum saranno aperti dalla relazione dal coordinatore Marco Rossignoli, che illustrerà gli obiettivi dell¿incontro e le strategie della federazione per il passaggio alle trasmissioni televisive digitali.
Nella seconda giornata ci saranno gli interventi di operatori ed esperti del settore sullo sviluppo di contenuti specifici per la televisione digitale terrestre e sulle opportunità di mercato che si aprono con la nuova tecnologia trasmissiva.