Mondo
Motorola ha deciso di puntare sui sistemi operativi open source (OS) per la prossima serie di telefoni cellulari che comprende otto nuovi modelli corredati da una versione ridotta di Linux.
Il produttore statunitense inoltre sta per lanciare sul mercato anche il primo telefonino Linux dotato del software RealOne Player di RealNetworks.
Il software, uno dei primi sistemi per l¿ascolto in tempo reale e poi per la visualizzazione di filmati sul web, è stato un vero e proprio pioniere nel suo genere, e all¿inizio di quest¿anno RealNetworks aveva annunciato l¿apertura dei codici sorgente ad altre società, per rendere compatibile RealPlayer con altri sistemi operativi indipendenti da Microsoft e per contrastare l¿assalto del colosso di Bill Gates.
Così come era già successo per Helix, la tecnologia usata per la compressione di file audio e video e per il server media Helix DNA che supporta molti formati tra cui l¿Mpeg4 e il Windows Media anche attorno a queste tecnologie, proprio come è successo con Linux, è sorta una vasta community di sviluppatori, la Helix Community, che sta cercando di applicare la teoria alla base del successo dell¿open source anche ai software per lo streaming audio e video.
Linux, infatti, deve la sua fortuna proprio al folto gruppo di programmatori che si dedicano per passione al miglioramento del sistema operativo. Molti degli appartenenti alla community lavorano per compagnie come IBM e HP che vendono centinaia di milioni di dollari di server di fascia alta con sistemi operativi tipo Unix. Ora, comunque, numerose compagnie sostengono l”utilizzo di Linux per i dispositivi minori.
I primi apparecchi accessoriati Linux e RealOne Player arriveranno sul mercato nella prima metà del prossimo anno e permetteranno agli utenti di accedere a contenuti audio e video attraverso il sistema operativo open source.
In base all¿accordo, le due aziende stringeranno accordi di collaborazione con i fornitori di servizi wireless per lo sviluppo di servizi streaming audio e video, mentre la divisione HelloMoto di Motorola si occuperà della distribuzione dei software RealNetworks.
Degli otto modelli basati sull¿open source, attualmente solo l¿A760 ¿ dotato di macchina fotografica digitale, riproduttore MP3 e video e la capacità di fare girare programmi in Java- è disponibile in commercio, esclusivamente sui mercati asiatici.
Motorola ha dichiarato che Linux sarà una parte integrante della società, che userà l¿OS al posto del PocketPC della Microsoft e di Symbian OS anche per i prodotti a fascia più bassa.
Solo con lo sviluppo e l¿applicazione dei sistemi aperti ¿ dice il Gruppo in un comunicato – si potranno costruire in modo rapido servizi validi e innovativi. Alla base della scelta di Motorola non è tanto la gratuità del sistema OS, quanto la sua velocità. Linux è gratuito, ha detto Scott Durschlag, vicepresidente responsabile delle strategie e dello sviluppo di mercato di Motorola: ¿¿ma la velocità è la principale ragione della nostra scelta, ben più del costo. Lavorare con Linux è molto più efficiente: con la comunità open-source alle spalle non toccherà a noi migliorare il sistema operativo¿.
Motorola è cosi convinta delle potenzialità di Linux che ha appena venduto la sua quota nel consorzio londinese Symbian, che si pone come principale avversario di Microsoft nel settore dei software per cellulari, fondato assieme a Nokia, Psion ed Ericsson cinque anni fa.
Il gruppo ha quindi formato una partnership con MontaVista Software per la creazione di apparecchi integrati – tipo lettori DVD e router di rete ¿ basati sempre su Linux.
Non dimentichiamo però, che il colosso dei telefonini ha stretto anche accordi con Microsoft ¿ acerrimo nemico dell¿open source ¿ per la fornitura di un sistema operativo destinato ai clienti dell¿operatore francese Orange.