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Chissà in quanti già gli avranno chiesto se si sente il Bill Gates dagli occhi a mandorla. Quello che è sicuro è che il curriculum di Ding Lei, 32 anni ¿ l¿uomo più ricco della Cina ¿ non ha niente da invidiare a quello dei ¿colleghi¿ della Silicon Valley.
Lui continua a ostentare incredulità ¿ ¿¿è stata una sorpresa per molta gente, e anche per me¿ ha detto via eMail alla stampa ¿ ma la sua ascesa all¿Olimpo dei Paperon de Paperoni della Cina, seppur rapida, non è stata semplice.
Ding proviene dalla provincia meridionale del Zhejiang e, dopo essersi laureato in ingegneria elettronica, ottiene un primo incarico nella locale azienda pubblica di telecomunicazioni.
La svolta arriva nel 1997 quando Ding fonda Netease, un portale verticale che nel 2000 è già quotato al Nasdaq, l¿indice Usa dei titoli tecnologici.
Come un macigno, però, arriva lo ¿scoppio¿ della bolla tecnologica, e i tempi bui per le cosiddette dot.com. Il titolo rischiò di essere cancellato dal listino, ma Ding non si diede per vinto e puntò tutto sui giochi on line, i messaggini e le chat line a pagamento. Il tempo ha dato ragione alla sua scelta: basti pensare che ogni azione del gruppo costa attualmente circa 65 dollari, e lui ne possiede 18 milioni.
Netease da lavoro a 300 persone, conta 18 diversi canali tematici, fornisce informazioni sull”attualità e l”economia ed è molto popolare tra i giovani: alla fine dello scorso agosto il website aveva 138mila clienti registrati mentre i contatti (il numero totale dei collegamenti) erano in media 370 milioni al giorno. Oltre che dai servizi a pagamento, i profitti vengono dalla pubblicità.
¿Considero il fatto di essere finito al primo posto della classifica come il risultato di vari fattori ¿ ha dichiarato Ding ¿ ma soprattutto come una specie di ricompensa per i miei sforzi (¿) quando ho scelto la carriera su Internet non sognavo né di diventare ricco né di finire in una classifica di questo genere. Spero di poter fare di più per lo sviluppo di Internet in Cina ed in generale per lo sviluppo del paese¿.
Sempre che il fisco non lo blocchi: finire nella classifica degli uomini più ricchi del Paese non è un primato molto ambito in Cina, dal momento che almeno tre dei primi cinquanta classificati del 2001 sono nei guai con gli agenti delle tasse. Yang Rong (che era al terzo posto) è fuggito negli Usa e ha avuto tutte le proprietà confiscate dopo essere stato accusato di ””irregolarita””” economiche; Yang Bin, il cosidetto ””re delle orchidee””, e” stato condannato a 18 anni di prigione nel processo di primo grado per truffa; l” industriale e finanziere Zhou Zhengy, una delle stelle nascenti nel firmamento del business di Shangahi, è in attesa di processo per aggiotaggio. I tre incriminati, però avevano fatto fortuna nell¿edilizia.