Italia
Si è parlato di satellite, digitale terrestre e tv comunitarie al convegno organizzato da Eurovisioni presso il Parlamento Italiano mercoledì 22. Ad aprire i lavori è stata Lucia Annunziata, presidente della Rai, che ha voluto subito porre l¿accento sul passaggio al digitale. Annunziata ha ricordato che il 1° gennaio 2004 la Rai darà inizio alla sperimentazione del digitale terrestre, dopo avere acquisito le frequenze necessarie al nuovo sistema di trasmissione. Ciò non significa che ¿avremo il pluralismo: il processo non è neanche all”inizio, è solo delineato sulla carta¿.
Il presidente dell¿azienda radiotelevisiva, dopo aver rivendicato ¿tutto il merito del fatto che il digitale arriverà bene in Rai¿, ha espresso perplessità sull”atteggiamento del mondo politico rispetto all”avvio del digitale terrestre nel 2004. ¿Sono amareggiata – ha affermato – dall”idea che il sistema politico, compreso il presidente Ciampi e fior fiore di costituzionalisti, si è messa in testa, cioè che nel momento in cui avremo il digitale dentro la Gasparri i problemi sul pluralismo saranno superati¿.
La Annunziata parla di un ¿pluralismo tecnologico¿ prima ancora di un ¿pluralismo politico¿ e invita a non farsi illusioni. Per arrivare al ¿pluralismo tecnologico¿, il presidente della Rai prevede che ¿passerà una quota di tempo che io considero standard, come è avvenuto in Inghilterra, e pari a 10 anni¿. Questo perché, ha spiegato Annunziata, passare al digitale non vuol dire solo comprare le frequenze ma dover affrontare¿costi tecnologici¿ e ¿di contenuti, e il rapporto tra tecnologie e produzione di contenuti è di 1 a 9, a meno che uno non voglia fare un solo show di se stesso¿.
Come a dire che la trasformazione della rete da analogico a digitale non è che una piccola parte dell¿investimento necessario per il passaggio al nuovo standard di trasmissione televisivo.
Soddisfatta per come sta procedendo il mercato delle frequenze, Annunziata considera come ¿una medaglia¿ al suo impegno in Rai il risparmio che la tv pubblica sta realizzando nell”acquisizione di nuovi canali. Per fare un esempio della riduzione dei costi che si sta operando, Annunziata ha ricordato che ¿ieri abbiamo comprato (le frequenze per, ndr) Sicilia, Sardegna e Puglia per 10 milioni di euro mentre per la sola Milano era stata avanzata un”offerta per 28 milioni di euro. Ma il digitale è lungo e costoso e solo i più ricchi sopravviveranno¿.
L¿incontro organizzato da Eurovisioni ha visto lo svolgimento di due tavole rotonde dedicate al mondo della televisione e dell¿informazione. Presenti, tra gli altri, Erik Lambert, consulente di Telecom Italia per la tv digitale; il sociologo Alberto Abruzzese; Francesco De Domenico, amministratore delegato di Raisat.