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Sicurezza Internet, argomento di dibattito al vertice Apec. Indispensabile una maggiore cooperazione internazionale

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Ilvertice annuale dei 21 capi di Stato e di governo dell”Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) si

&#232 chiuso oggi 21 ottobre a Bangkok, tra imponenti misure di sicurezza.

Il summit, che &#232 durato due giorni, &#232 stato dedicato in larga parte alla sicurezza internazionale e nazionale, alla lotta contro il terrorismo e alle questioni commerciali.

Ma nell¿ambito dell¿importante iniziativa ha trovato posto un ampio e approfondito dibattito anche sulla sicurezza Internet.

Alcentro delle discussioni la dilagante pirateria, che secondo gli esperti presenti a Bangkok, non potr&#224 essere efficacemente combattuta che grazie a modifiche profonde che devono riguardare le politiche governative e spingere verso una maggiore cooperazione nel settore privato.

¿La cosa peggiore da parte nostra, sarebbe quella di trovare una scusante nelle nuove possibilit&#224 offerte dall¿avvento di Internet alla pirateria¿, ha dichiarato John Tsang, Segretario del Commercio, dell¿Industria e della Tecnologia per il governo locale Hong Kong, in un seminario sulla sicurezza e Internet, organizzato nell¿ambito del forum dell¿APEC.

Aggiungendo che sono necessarie nuove iniziative e nuovi impegni per bloccare gli hacker, a cui ¿Internet ha aperto una strada¿.

Il Segretario, a questo proposito, ha ricordato i notevoli danni provocati all¿industria dal download illegale di musica e video dal Web.

Poi, facendo riferimento a uno studio internazionale, Tsang ha ricordato che sono 600.000 i film piratati quotidianamente su Internet negli Stati Uniti.

In Francia, l¿11% dei DVD in circolazione sono stati copiati illegalmente.

¿La pirateria ha rallentato lo sviluppo dell¿industria discografica e lo sviluppo della musica stessa¿, ha rilanciato l¿artista tailandese Ad Carabao.

I danni provocati dalla pirateria all¿industria della musica ammontano a circa 4 miliardi di dollari, secondo le recenti stime della Federazione Internazionale dell¿Industria discografica (IFPI- International Federation of Phonographic Industry).

Molto diffusa in Sud America e in Asia, contenuta nei Paesi sviluppati, la pirateria ha avuto una ripresa preoccupante, secondo i produttori, soprattutto in Spagna e in Italia (che rappresentano il 30% del mercato, ndr).

¿Abbiamo bisogno di una struttura moderna per l¿assistenza e la cooperazione¿, ha dichiarato Tsang, cosa che solo il settore privato pu&#242 realizzare al meglio.

Recentemente, ha poi detto sempre il Segretario di Hong Kong, cinque dei pi&#249 importanti studios hollywoodiani hanno lanciato un sito a pagamento (che al momento possono utilizzare solo gli utenti statunitensi, ndr) per scaricare film, Movielink, per far fronte alla dilagante cyber-frode.

Ma ¿l¿incessante domanda del pubblico utente continuer&#224 ad alimentare il commercio illegale¿, secondo Tsang, che spiega che ¿La soluzione a lungo termine sta nella cultura. Bisogna cambiare le abitudini della gente e accrescere il rispetto per i diritti della propriet&#224 intellettuale¿.

Proprio il copyright, dice sempre Tsang, &#232 essenziale per assicurare lo sviluppo economico a lungo termine ed &#232 necessario che le autorit&#224 se ne preoccupino prima di ogni altra cosa, ¿anche se non si ritiene che attualmente rappresenti un problema¿.

In conclusione del suo intervento, Tsang ha ricordato che ¿la pirateria &#232 un problema che riguarda tutto il mondo¿, per questo &#232 necessario un lavoro di cooperazione e di sinergia tra i vari Paesi, ¿Dobbiamo lavorare tutti insieme¿.

Intanto nella riunione di chiusura di oggi, i vertici dell¿Apec hanno adottato un¿importante iniziativa, che ha come obbiettivo quello di sviluppare l¿accesso a Internet e triplicare il numero degli utenti entro il 2005.

Il documento adottato come allegato alla dichiarazione finale, chiede ai Paesi della regione di rimuovere gli ostacoli di natura giuridica per lo sviluppo di Internet, di liberalizzare i mercati delle telecomunicazioni e sostenere la formazione e gli imprenditori del settore.

Il testo dell”eAPEC Strategy ¿&#232 un programma ambizioso e a lungo termine. Internet &#232 diventato un motore importante dell”economia mondiale e l”APEC deve cogliere l”occasione per promuovere la cooperazione¿, come ha dichiarato Chen Yin, responsabile cinese del ministero dell”industria dell”informazione.

L”eAPEC Strategy si pone come obiettivo di coordinare in modo vantaggioso gli sforzi dei 21 paesi dell”Asia e del pacifico nel campo della firma elettronica, della sicurezza delle informazioni, dell”accesso alle informazioni digitali, della stimolazione alla produzione di contenuti.

L¿ambasciatore americano Lawrence Greenwood, ha evidenziato la necessit&#224 di liberalizzare i ¿servizi legati alle tecnologie dell”informazione come le telecomunicazioni, i servizi di spedizione, del trasporto aereo, e altro¿.

Pamela Fayle, segretario aggiunto presso il ministero degli Affari Esteri australiano, nella sorpresa generale ha affermato che la Cina, dall”alto dei suoi 26 milioni di utenti Internet, &#232 ¿pi&#249 avanti del Canada¿ nella soppressione della burocrazia commerciale.

Aggiungendo che la riduzione di documentazione utilizzata per gli scambi commerciali ¿potrebbe permettere di ridurre di 60 miliardi di dollari all”anno i costi delle transazioni nella regione¿.

Raffaella Natale

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