Italia
Continua l”espansione di Telecom Italia nel mercato europeo della banda larga: il gruppo ha infatti rivelato di stare avviando la conversione delle proprie reti di accesso in reti IP a banda larga. Secondo quanto annunciato dalla società, entro tre anni, tutto il traffico nazionale di lunga distanza verrà trasferito su queste nuove reti che consentiranno di effettuare telefonate sfruttando lo standard delle reti Internet.
Il servizio, però, partirà prima in Francia, dove l¿ex monopolista italiano ha appena fondato una propria sussidiaria, Telecom Italia France, per offrire servizi di telefonia fissa ad alta velocità. ¿A gennaio 2004 offriremo un pacchetto VoIP su una connessione DSL in Francia¿ ha dichiarato il direttore di Telecom Italia Wireline, Stefano Pileri.
All¿inizio, l¿offerta sarà caratterizzata da un singolo numero per utente, ma l¿intenzione è di lanciare un¿offerta multi-numero entro la metà del 2004. Allo stesso tempo, il nuovo pacchetto verrà proposto anche in Italia: ¿¿combinando un approccio multi-numero con un telefono cordless, il pubblico avrà a disposizione una soluzione personale molto soddisfacente, che incoraggerà a tornare alla linea fissa per gli scambi vocali¿.
L¿operazione consentirà a Telecom Italia di accaparrarsi una consistente fetta del mercato francese della telefonia fissa a banda larga, ma anche di recuperare in competitività sul mercato italiano, dove la penetrazione dei telefonini ha causato un notevole calo dei ricavi provenienti dalle reti fisse.
¿La nostra priorità, dice ancora Pileri, è di trasformare le linee tradizionali in linee ad alta velocità. Entro quest¿anno, la penetrazione del broadband sarà del 10% e contiamo di aumentarla di un altro 10% nel 2004¿. Se ciò avvenisse, entro il prossimo anno, Telecom Italia avrà 4 milioni di utenti su 20 milioni di linee a banda larga.
L¿operatore italiano dimostra dunque ancora una volta di avanzare senza molti clamori, verso un nuovo modello di telecomunicazioni, anche alla luce dell¿aggressiva strategia adottata nel wi-fi insieme a HP.
E l¿Italia si pone all¿avanguardia rispetto a molti altri Paesi europei considerati molto più avanti di noi. Secondo Daniel Manor, vicepresidente marketing di Metalink Broadband, l¿Italia è dotata di una delle migliori infrastrutture in rame d¿Europa. La rete a banda larga di Telecom Italia Wireline è tra le più estese al mondo.
Il gruppo ha cominciato a migrare il proprio traffico europeo verso le reti IP già nel 1999. In seguito ha adottato un progetto mirante a convertire su VoIP tutto il traffico locale con l¿aiuto di Cisco Systems e Italtel. La terza fase del programma, quella in cui il gruppo è appena entrato, si concluderà con il lancio delle prime offerte VoIP alle imprese.
L¿implementazione dei servizi e delle infrastrutture, tuttavia, non è compito tra i più semplici. Stefano Pileri ha spiegato che Telecom Italia ha avuto serie difficoltà a ottenere il livello di qualità richiesto per i diversi servizi: da quelli vocali ai dati e alle videoconferenze. I costi legati alla formazione di ingegneri capaci di gestire allo stesso tempo i servizi vocali e quelli dati, sono stati esorbitanti: la società ha sborsato, tra il 2002 e il 2003, 40 milioni di euro.
La capacità delle reti ADSL, infatti, è ottima per i servizi vocali, ma diventa insufficiente per i video. La tecnologia ideale per la trasmissione in contemporanea di voce, dati e video ad alta velocità sui normali cavi telefonici in rame ¿ secondo Metalink Broadband – è il VDSL (Very high bit-rate Digital Subscriber Line, linea digitale d”utente ad altissima frequenza di trasmissione). Grazie alle sue caratteristiche di simmetria ¿ la stessa velocità nelle due direzioni di trasmissione ¿ è infatti il più adatto ad applicazioni come la telefonia VoIP o giochi multi-giocatore, nei quali il traffico è generalmente simmetrico.
La tecnologia non ha ancora una grande diffusione in Europa, ma è già usata in Corea, Giappone Canada. La Svezia potrebbe essere il primo Paese a proporla, ma non prima della fine del 2005.
Secondo uno studio condotto da Yankee Group, su 25 operatori europei, due terzi stimano che i tradizionali servizi vocali rappresenteranno meno del 25% totale dei ricavi da qui al 2006. Il 42% degli operatori intervistati prevede una rapida migrazione ai servizi VoIP nel corso dei prossimi due anni.
¿Abbiamo scelto il Voice over IP (VoIP) in quanto ci consente di eliminare due terzi delle spese operative legate al transito, e di fornire ai nostri clienti e azionisti un servizio migliore¿, ha concluso Stefano Pileri. “Entro la fine del 2003, l”80% del trasporto del traffico voce di Telecom Italia viaggerà attraverso la soluzione VoIP¿.
Telecom Italia ha anche comunicato di aver concluso un accordo con Leisure&Gaming Corp. finalizzato alla cessione della partecipazione di minoranza detenuta da Olivetti Rap S.A. (società interamente controllata dal Gruppo Telecom Italia) in Cirsa Business Corporation S.A., pari al 4,98% del capitale. Il valore complessivo della transazione sarà pari a 81 milioni di euro.