Italia
L¿Umts raddoppierà il valore delle aziende di telefonia mobile nei prossimi cinque anni. Parola di Vincenzo Novari.
Intervenendo al salone tecnologico ITU Telecom World 2003 di Ginevra, l¿amministratore delegato di 3 Italia ha spiegato che la telefonia di terza generazione permetterà agli operatori di aumentare significativamente le proprio capacità: ¿¿in termini macro, la sfida è di aumentare l¿arpu (il guadagno medio mensile per utente, ndr) da 30 a 40 euro, variandone il mix del 20%, a vantaggio dei ricavi che derivano dai servizi a valore aggiunto (VAS¿).
Il fattore critico per poter competere nel mercato del 3G, continua Novari, non è costituito soltanto dai contenuti, come sostengono gli analisti, ma anche e soprattutto, dal modo in cui questi contenuti sono resi disponibili agli utenti. ¿Sulla base della nostra esperienza, i consumatori non si limitano a guardare i contenuti, ma vogliono essere in grado di conservarli e distribuirli agli amici¿.
L¿ad di 3, il gruppo controllato dal conglomerato di Hong Kong Hutchison Whampoa che per primo ha lanciato in Italia e Gran Bretagna i servizi di terza generazione, sottolinea che la sfida più importante per gli operatori consiste nel cambiare atteggiamento: essenziale, infatti, il passaggio dal concetto di ¿killer application¿ a quello di ¿billing application¿. ¿Bisogna convertire la tendenza dei clienti ¿mobili¿, che cominciano a chiedere sempre più informazioni e servizi che consentano di risparmiare tempo, in altrettante opportunità di guadagno¿.
La domanda di servizi 3G dunque, c¿è ed è anche indicativa. A dimostrarlo ¿ conclude Novari ¿ non solo i 300mila clienti conquistati in Italia in cinque mesi, ma anche i dati relativi all¿uso dei servizi: il 75% degli utenti che possiedono un video telefonino effettuano almeno una video chiamata alla settimana. Il 25% dei messaggi inviati sono video messaggi e nell¿ultimo mese, sono stati scaricati 200 video goal, con una penetrazione del servizio aumentata del 50%.
3 Italia ha lanciato il servizio Umts a marzo e ha raggiunto una base clienti di circa 300.000. Il target del 2003 è di 1 milione di clienti, confermato nonostante una serie di problemi tecnici tra cui l¿esaurimento delle scorte di telefonini.
Per raggiungere i propri obiettivi, la filiale italiana del Gruppo guidato da Li Ka-Shing, non ha seguito l¿esempio della consorella britannica 3Uk che ha dato vita a una vera e propria guerra dei prezzi sul mercato del Regno Unito, ma ha basato la sua strategia sull¿abbassamento del costo dei terminali su cui è stato applicato uno sconto del 50%.