Italia
SMAU ha ormai chiuso da qualche giorno.
Il chiassoso flusso di visitatori è lontano e, se è momento di bilanci per gli organizzatori, è anche l¿occasione di una riflessione libera da parte degli addetti ai lavori.Proprio tra questi ultimi si è registrato nelle ultime ore uno stato d¿animo di delusione per l¿edizione appena chiusa e di irritazione per il graduale snaturamento a cui è stato sottoposto SMAU nel corso degli ultimi anni.
L¿impressione è che qualcosa si sia definitivamente rotto.
¿Smau è nato come occasione di incontro tra professionisti e tra segmenti dell¿industry, ora è un parco a tema¿è come andare a Disneyland¿ – sono le parole raccolte da un dirigente di una società della convergenza che ha partecipato attivamente alla manifestazione.
Ma allora cosa è successo negli ultimi anni, al punto di perdere la via maestra?
Cosa ha fatto deragliare SMAU da un lungo tragitto storico nato sì dal mondo del commercio e dei registratori di cassa, ma poi cresciuto e sviluppatosi come l¿appuntamento dell¿innovazione per antonomasia ed oggi mutuato in una sagra del videogame dedicata a quindicenni adrenalinici o a gruppi di genitori e figli in cerca di novità.
E il fenomeno non è di quest¿anno.
Le avvisaglie erano già presenti anche nelle passate edizioni, al punto da indurre oggi una lunga lista di marchi prestigiosi(da Siemens ad Acer, da Motorola a Wind e 3, per citare alcuni tra gli assenti più rilevanti) a rinunciare ad una presenza diretta.
E Turani non è il solo.
Ancor più esplicito Domenico Meogrossi del Sole24Ore, che in un forum aperto da Virgilio.it sull¿intervista fatta dallo stesso portale ad Antonio Emmanueli, presidente di SMAU, ha scritto: ¿Le cifre dichiarate alla fine della manifestazione paiono cifre gonfiate. O meglio, imprecise. 380.000 sono stati gli ingressi registrati, non i visitatori. E” ben diverso. Significa che, avendo visitato la manifestazione per tre giorni di seguito, ho registrato tre ingressi. Traete voi le conseguenze. Del resto, padiglioni semi-deserti, amplissimi corridoi tra gli stands, parcheggi vuoti e taxi senza code sono i segnali più eclatanti dell”insuccesso di una manifestazione alla deriva. Pochi espositori, zero novità. Una formula ormai inadeguata. Sistemazione logistica degli stands priva di ogni logica. Riguardo alle pre-registrazioni via internet, sappiamo bene cosa valgono. Personalmente, mi sono registrato ad una decina di convegni, disertandoli poi tutti…¿.
Certo vi è una difficoltà congiunturale dell¿intero settore. ¿La crisi di SMAU rispecchia la crisi del settore¿ sembrano voler sottolineare i comunicati stampa degli organizzatori. Ma a ben vedere il problema non è liquidabile in modo così semplice, proiettando all¿esterno errori di valutazione e scelte discutibili proprie.
E allora vediamo con più dettaglio quali sono i punti cruciali di questo declino.
Emanuelli ha dichiarato con soddisfazione nel comunicato stampa di fine manifestazione i numeri dell¿edizione 2003 in 80mila mq di spazi espositivi, oltre 1000 espositori, 380.000 visitatori, 140 convegni cui hanno preso parte 12.000 visitatori (con l¿esclusione di IST, che è stato un evento contingente), oltre 40.000 visitatori business accreditati online prima della manifestazione (il 90% in più rispetto al 2002).
Rispetto all¿edizione 2002 le differenze, ovvero i segnali di declino sono evidenti.
Nello scorso anno, a parità di superficie espositiva, SMAU dichiarò ben 2.500 aziende presenti, con oltre 450.000 visitatori (l¿11% in più rispetto al 2001) e 20.000 partecipanti ai convegni.
Ma, secondo i risultati di un sondaggio effettuato ¿in diretta¿ da Ericsson Telecomunicazioni, il 40% dei visitatori era venuto a SMAU 2002 per motivi di lavoro, il 30% per interessi personali e il 30% per conoscere le novità. Quindi un preciso campanello d¿allarme che avrebbe dovuto essere interpretato con maggior solerzia dagli organizzatori.
La Mission di SMA
E¿ quello che proprio non si riesce a capire.
SMAU è un appuntamento fieristico. La mission dei suoi organizzatori dovrebbe essere quella di mediare, attraverso un punto di incontro fieristico, le relazioni tra domanda ed offerta nel mercato di riferimento, creando le circostanze migliori perché ciò avvenga.
Le Fiere nascono per questo.
Poi nella scorsa primavera venne fuori il Manifesto dell¿Innovazione, che oggi SMAU annuncia di presentare il prossimo 29 ottobre al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Ma, a conti fatti, che c¿entra SMAU con tutto questo?
Un soggetto organizzatore di un appuntamento fieristico del mondo business dovrebbe concentrarsi, riteniamo, a rafforzare il proprio prodotto (tanto più se arranca e mostra segni evidenti di crisi), piuttosto che pomparne la politica di marchio con iniziative che nulla hanno a che fare con il merito della propria missione.
Anche in Italia non mancano gli esempi coerenti di iniziative pur molto più piccole, ma ben focalizzate, al punto da essere considerate con estremo rispetto anche all¿estero dai settori più esigenti del mondo ICT. Intendiamo riferirci a SatExpo, specializzato nel segmento satellitare, ed a Webbit, centrato sullo sviluppo della rete internet.