Italia
Dopo le accese polemiche del mese di agosto e i rinvii, i tempi sono stati rispettati. E con la soddisfazione di tutti, presidente compreso, la Rai, da oggi, dà il vero avvio per il passaggio al digitale terrestre.
L”obiettivo rimane quello indicato dalla legge: arrivare, entro dicembre, a coprire il 50% della popolazione.
E naturalmente quelli indicati dall¿accordo firmato l”8 agosto tra la Rai e il Ministero delle Comunicazioni, che scandiva le tappe, gli appuntamenti, i modi e le priorità per avviare il passaggio della Rai al digitale terrestre, con il reperimento entro ottobre appunto delle prime risorse e strutture.
Ieri il Cda di Viale Mazzini ha approvato all¿unanimità, su proposta del Direttore generale Flavio Cattaneo, l”acquisto delle prime tre frequenze per il digitale, secondo alcune indiscrezioni a un prezzo più che ragionevole.
L”ok alle ¿proposte irrevocabili di vendita¿ presentate dalle tre emittenti è arrivato questa volta senza difficoltà. In poco più di tre ore ieri pomeriggio, il Cda ha esaminato le carte e le ha approvate.
¿Il Consiglio ¿ si legge in una nota dell¿azienda – ha approvato le proposte irrevocabili di vendita presentate da tre emittenti televisive, che diffondono il loro segnale ad una popolazione di 11 milioni di utenti, in Puglia, Basilicata, Sicilia, Molise e alcune zone della Calabria¿.
Si tratta di: Telepuglia, Antenna Sud e Telecolor Italia Sette.
E¿ stato dato, inoltre, mandato a Cattaneo di proseguire le trattative per l¿acquisizione delle ulteriori frequenze necessarie per la realizzazione del progetto digitale terrestre.
Nella riunione è stata verificata la compatibilità economico-finanziaria del progetto perché, come previsto, sono già state completate le procedure per l¿incasso da parte della Rai dei crediti vantati dall¿azienda nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Grazie anche al notevole aumento delle offerte ¿ alcuni dicono che ne sarebbero arrivate circa 300 – i prezzi richiesti dalle emittenti erano alquanto interessanti, con un massimo di un euro per telespettatore, in qualche caso meno.
Ha prevalso questa volta in Rai, la linea di Flavio Cattaneo e non quella più prudente del presidente Lucia Annunziata che nella seduta del 6 agosto aveva posto un freno all¿acquisto del primo pacchetto di frequenze.
In quell¿occasione, la Annunziata aveva dichiarato ¿Credo nel digitale ma la fretta espone l”azienda a due rischi: quello della lievitazione dei costi e quello di non poter analizzare, come invece necessario, ogni singolo contratto¿.
In settembre, per una maggiore tranquillità sui contratti, è stata approvata anche l”assunzione di due advisor, le offerte sono aumentate, i prezzi scesi. La Rai, ha sottolineato qualche settimana fa il direttore generale Cattaneo, ¿spenderà molto di meno delle cifre che circolano per l”acquisto delle frequenze necessarie per il digitale terrestre¿
Il presidente Annunziata sembra essersi convita, tant¿è che ieri non ha nascosto la sua soddisfazione. La strada intrapresa, sembra abbia detto alle persone del suo staff, ¿¿è quella buona, dobbiamo andare avanti così verso il digitale, ma con giudizio¿.