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Mentre gli operatori mobili europei tentano nuove strade per contrastare lo strapotere di Vodafone, il gigante britannico non sta fermo a guardare e sigla un importante accordo con Microsoft per portare l¿intera gamma dei servizi Internet sui telefonini. Microsoft e Vodafone pensano di realizzare standard comuni, basati sul linguaggio XML, che consentano ai ricercatori di sviluppare applicazioni Internet che possano adattarsi ai telefoni cellulari e viceversa.
Entrambe le aziende credono che facilitare la comunicazione tra PC e ambienti mobili (Pda, smartphone, cellulari) consentirà nuove opportunità di business per gli sviluppatori di applicazioni e per gli operatori di reti mobili, offrendo allo stesso tempo ai clienti nuovi servizi integrati su reti fisse e wireless. Le società hanno anche annunciato il loro intento di esporre in dettaglio una roadmap tecnica delle specifiche relative ai web services mobili su cui intendono collaborare e cercare un impegno industriale.
La partnership – presentata da Bill Gates e Ian Maxwell, Direttore Relazioni Strategiche di Vodafone all¿ITU Telecom World 2003 – è soprattutto la conferma che il gruppo di Bill Gates, che ha appena presentato due nuovi modelli di cellulare basati sul software Windows, punta proprio sul mercato della telefonia mobile per cercare nuove fonti di profitto. Il gigante di Redmond infatti, è conscio di trovarsi in un mercato ¿ quello dei software ¿ in via di saturazione ed è sempre più preoccupato dalla concorrenza sempre più pressante dell¿open source sul segmento delle imprese.
A ciò sono da aggiungere le grane causate dalle falle nella sicurezza di Windows che hanno spinto un gruppo di consumatori a citare in giudizio l¿azienda per i danni provocati dai virus informatici.
Microsoft comunque sa anche che il settore della telefonia non è il migliore degli investimenti se si conta su profitti a breve termine: ¿¿ci vorranno dai 5 ai 10 anni prima che gli smartphone siano un prodotto di massa. Ma noi siamo pazienti, è un settore che ha bisogno di molta ricerca¿, ha spiegato il capo della divisione mobile, sottolineando il fatto che ogni anno il gruppo spende oltre 7,5 miliardi di dollari proprio nel settore della Ricerca e Sviluppo (R&D).
La questione degli standard nella telefonia mobile, del resto, non è una novità: fin dall¿inizio, Microsoft ha tentato d¿imporre la propria tecnologia al settore degli smartphone, i telefoni intelligenti per che permettono di utilizzare le funzionalità Internet. Al momento l¿uso di questi apparecchi non ha ancora preso piede sul mercato e la stessa Microsoft ne ha fatto le spese, dopo che il lancio del suo primo modello ¿ in collaborazione con l¿operatore francese Orange ¿ è stato più volte rimandato nel tempo.
Inoltre, contrariamente a quanto è avvenuto nel settore dei software, le aziende telefoniche non hanno da subito tentato di arginare le mire di Microsoft nel settore della telefonia mobile. Per questo Nokia, Sony Ericsson, Psion e, originariamente, anche Motorola hanno costituito Symbian, un consorzio che sviluppa e realizza software per la telefonia cellulare. L¿alleanza ha effettivamente messo Microsoft in seria difficoltà, riuscendo ad ottenere i consensi di molti protagonisti del settore come Matsushita, Samsung e Siemens.
A settembre, però, Motorola ha deciso di cedere il suo 19% del capitale di Symbian e allearsi con Microsoft per la fornitura di un sistema operativo destinato, con ogni probabilità, ai clienti dell¿operatore francese Orange.
Alleandosi con Vodafone, Microsoft ha messo a segno un altro colpo da maestro, avendo a disposizione oltre 123 milioni di potenziali clienti e considerando che fino a pochi mesi fa nessun operatore sembrava intenzionato ad aprirgli le porte per accedere al mercato della telefonia mobile.
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