Telecom World 2003: a Ginevra si torna a parlare di investimenti nelle tlc

di |

Europa



Il gotha delle telecomunicazioni mondiali si riuniscea Ginevra in occasione del Telecom World 2003, a quattro anni dalla precedente edizione del Salone, nel 1999, quando la bolla dei valori tecnologici era al suo culmine.

Questa nuova edizione dell¿ITU Telecom World, in programma dal 12 al 18 ottobre ea cui parteciperanno i grandi nomi dell¿industria ¿ da Bill Gates a Carly Fiorina (HP) e John Chambers (Cisco) ¿ vuole fare il punto sulla situazione del settore e ha posto l¿accento su quelli che sono considerati i servizi del futuro: la telefonia via Internet (VoIP) e le videochiamate.

La crisi inesorabile che ha investito le tlc in questi ultimi tre anni, con i titoli crollati in Borsa e i capitali ridotti al lumicino, sembra aver dato una dura lezione alle aziende che sembrano tornate alla ragione e ricominciano quindi a parlare di investimenti. La fine della recessione, infatti, secondo i responsabili e gli analisti del settore, potrebbe avvenire questo trimestre.

Le spese mondiali per le reti di telefonia mobile si avvicinano ai 25 miliardi di euro annuali, meno della met&#224 del 2000, ma non sono pi&#249 in calo costante. Il crollo dei profitti provenienti dalle infrastrutture &#232 stato ancora pi&#249 marcato, ma anche qui, come spiega il numero uno di Alcatel, Serge Tchuruk, il mercato dovrebbe essere prossimo alla ripresa.

Il profitto medio per abbonato (Arpu) in Europa si &#232 attestato a 28 euro al mese, contro i 35 del 2000, ma i nuovi servizi dovrebbero contribuire alla risalita delle vendite, per le quali si attende una crescita ¿ per la prima volta da tre anni ¿ pari a circa il 10%,a 450 milioni di unit&#224.

I mercati borsistici, intanto, hanno ricominciato a premiare l¿hi tech: l¿indice DJ Stoxx Eurotech, pur inferiore dell¿80% ai livelli del 2000, &#232 cresciuto del 70% rispetto ai valori dello scorso anno, i pi&#249 bassi degli ultimi nove anni.

Le prospettive di crescita dopo tre anni di declino, dunque, stanno facendo riguadagnare fiducia agli attori del mercato, alla ricerca costante di investitori a cui vendere i propri servizi.

Uno dei motori di questa nuova crescita sar&#224 l¿accesso a Internet ad alta velocit&#224 con la tecnologia DSL (Digital Subscriber Line), ritenuta essenziale per gli operatori che tentano di compensare il declino dei profitti legati alla telefonia vocale. Alcatel e Microsoft, ad esempio, mostreranno al Salone di Ginevra nuovi servizi come la televisione via DSL. Se gli operatori aggiungeranno alle loro offerte DSL nuovi servizi quali la TV e i video, il 30% delle abitazioni potranno disporre di connessione Internet a banda larga, afferma ancora Alcatel. Secondo i calcoli dell¿industria, 100 milioni di case si doteranno di accesso broadband entro la fine di quest¿anno.

Intanto i big del settore, tra cui Cisco e Nortel, si stanno concentrando sulle tecnologie Voice over IP che consentiranno a eventuali nuovi concorrenti di proporre servizi di messaggeria vocale a buon mercato. Secondo la societ&#224 di analisi Gartner Dataquest, il VoIP ha rappresentato nel 2002 l¿1% dei profitti provenienti dall¿Europa occidentale: nel 2007 la percentuale salir&#224 al 7%, pari al 3,6% del mercato.

Al Salone di Ginevra si parler&#224 anche di wi-fi: secondo Pyramid Research, entro il 2008 gli hot spot per collegarsi a Internet a banda larga senza fili saranno utilizzati da oltre 700 milioni di persone, ma ¿ cosa pi&#249 importante a costi dieci volte pi&#249 bassi degli attuali.

Anche i costi telefonici sembrano destinati a scendere: da qui a 18 mesi, le chiamate dai cellulari dovrebbero costare meno di quelle da linea fissa. A questo proposito, le cifre fornite dall¿ITU sono pi&#249 che incoraggianti: sono1,33 miliardi gli utenti di telefoni cellulari sparsi nel mondo, uno ogni cinque abitanti contro uno ogni 399 nel 1989. L”aumento tra il 1999 ed il 2003 &#232 stato del 28,3 %.

Gli operatori per&#242 dovranno fare leva sui nuovi servizi per bilanciare il declino dei ricavi dei servizi vocali.

Investire, dunque, sembra essere tornata la parola d¿ordine e le opzioni sono tante: dal 3G all¿EDGE, dal wi-fi alle WLAN (le reti locali d” impresa ) e la sei giorni di Ginevra, seppur ridimensionata rispetto ai fasti delle precedenti edizioni, fornisce l¿occasione di un confronto tra i maggiori protagonisti del settore.

¿Per ritrovare la crescita ¿ spiega Yves Gassot ¿ di Idate ¿ gli operatori dovranno investire nella conoscenza per soddisfare le richieste, esplicite e non soddisfatte, sia della clientela business che del grande pubblico. Tutto questo dovr&#224 corrispondere a cambiamenti profondi nell¿organizzazione delle aziende per avere un marketing non pi&#249 calcolato sulle reti fisiche (telefonia fissa, cellulare e Internet) ma sulla segmentazione della clientela¿.

A Ginevra saranno presenti oltre 900 espositori, il 20% in meno rispetto al 1999: grandi assenti proprio i grandi gruppi europei come Nokia, Ericsson, Siemens e France T&#233l&#233com. Ci saranno invece i grandi costruttori americani (Cisco, Nortel, Intel e Microsoft)e Asiatici (NTT DoCoMo, Korea Telecom, Samsung).

Alessandra Talarico

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz