Tv e minori: si torna a parlare dell¿emendamento al Ddl radioTv e del Codice di Autoregolamentazione

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¿Ritengo che la norma che vieta l”uso di minori nelle pubblicit&#224 sia eccessiva¿. Con queste parole, il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, torna a parlare del provvedimento che ha costretto a fare tornare al Senato il Ddl di riforma del sistema radiotelevisivo, a sua firma.

Il ministro ritiene che a venir danneggiato da questa norma, non sarebbe solo l¿aspetto commerciale, ma tutto il resto.

¿Penso, ad esempio, agli spot ¿ ha detto Gasparri – che stanno andando in onda per ora per le adozioni, oppure quelli per la difesa del terzo mondo o del servizio civile. Ecco perch&#233 parlo di norma eccessiva¿.

Anche se, ha aggiunto il ministro, i pubblicitari ne devono prendere atto perch&#233 &#232 la volont&#224 del Parlamento, ¿anche se capisco la loro posizione, &#232 il Parlamento che ha voluto la norma e per me pu&#242 rimanere¿.

Gasparri, per&#242, ci tiene a precisare che alcuni hanno votato l¿emendamento ¿¿pensando che fosse quello a prevedere la difesa dei minori¿, in realt&#224 si &#232 trattato di un tentativo di speculare su un problema, ha spiegato il ministro, suscitando emozioni in Parlamento con il voto segreto.

¿Se la misura – ha sostenuto il Ministro – si riveler&#224 eccessiva, si potr&#224 affrontare l”argomento in altri provvedimenti. Per&#242 escluderei l”ipotesi di navetta del provvedimento tra Camera e Senato su questo tema. Il 99% della legge &#232 stato approvato con un testo conforme tra Camera e Senato e non &#232 pi&#249 modificabile. Mi sta pi&#249 a cuore questo obiettivo. L”altra questione pu&#242 rimanere aperta e se il Parlamento la vorr&#224 ridiscutere lo far&#224. Creer&#224 qualche problema al mondo della pubblicit&#224, ma anche questo superabile¿.

Il ministro &#232 anche entrato nel merito del rapporto dei ragazzi con la televisione, a margine di un convegno organizzato dalla Provincia di Vibo Valentia su ¿Tv e minori¿.

Per Gasparri bisogna essere ¿severi e implacabili¿ con le televisioni, pubbliche e private, nazionali e locali, che non rispettano il codice di autoregolamentazione sui minori.

¿Il Ddl – ha aggiunto Gasparri – obbliga tutte le Tv a rispettare il codice di autoregolamentazione e quindi gli d&#224 una forza ulteriore. Abbiamo introdotto il Comitato di applicazione che deve colpire i trasgressori e inviter&#242 i componenti dell” organismo a rendere pubbliche le decisioni a non avere paura neanche del potere di dissuasione che ha il comitato stesso¿.

Sono tanti, infatti, i bambini che trascorrono tante ore al giorno davanti alla Tv, e troppo spesso senza i genitori accanto.

Solo per attenersi ai dati della domenica: sono ben 2 milioni i ragazzini che di domenica guardano la Tv.

Stando ai dati Auditel, analizzati dall¿associazione di volontariato ”Help me”.

Il consumo televisivo della fascia che va dai 4 ai 14 raggiunge alla domenica il suo record, con punte di permanenza davanti al video anche di 6 ore.

Sotto accusa finiscono i genitori e le famiglie. Secondo lo psicologo Massimo Cicogna ¿la domenica non &#232 pi&#249 il giorno dedicato alla famiglia, ma viene utilizzato dai genitori per chiudere i bambini nelle loro stanze a vedere la televisione¿.

Infatti l”Auditel dimostra come nei centri urbani il consumo di televisione sia superiore rispetto alle province. Per don Antonio Mazzi ¿questi dati segnalano la debacle della famiglia. E” l”unico giorno in cui i genitori potrebbero dedicarsi ai loro figli, ma invece l”ascolto televisivo resta ancora troppo alto¿.

Di fondamentale importanza, quindi, non solo una maggiore attenzione delle reti televisive per quello che mandano in onda, con maggiore rispetto del Codice di autoregolamentazione, ma anche dei genitori che dovrebbero fare pi&#249 attenzione a ci&#242 che i figli guardano alla Tv.

Raffaella Natale

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