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Microsoft ha annunciato che integrerà per altri nove mesi il linguaggio di programmazione Java nel proprio sistema operativo Windows, per permettere agli utenti di abituarsi al passaggio.
In un primo momento Microsoft aveva annunciato che avrebbe mantenuto Java fino alla fine del 2003. In base a un accordo tra l¿azienda di Bill Gates e Sun Microsystems, i programmi scritti nel linguaggio Java possono funzionare col sistema operativo Windows.
Microsoft e Sun hanno annunciato in un comunicato comune l¿estensione dell¿accordo per altri nove mesi, fino al 30 settembre 2004.
¿Abbiamo messo da parte le nostre divergenze poiché i consumatori ci hanno detto di aver bisogno di più tempo per passare la fase di transizione da una piattaforma all¿altra¿, ha spiegato Chris Jones, vice presidente della divisione clienti Windows.
Una delle principali preoccupazioni dei consumatori e dei rivenditori di software concerne la sicurezza dei sistemi durante questo periodo di transizione: i pirati informatici potrebbero infatti sfruttare eventuali falle del sistema per introdursi illecitamente nei Pc degli utenti.
Microsoft comunque ha annunciato che fornirà un tool dedicato agli sviluppatori Java che offre ai programmatori un percorso di migrazione verso la creazione dei nuovi XML Web Service sulla piattaforma Microsoft .NET.
Microsoft e Sun sono impegnate in una lunga battaglia legale, ingaggiata da quest¿ultima nei confronti del colosso di Redmond. Lo scontro riguarda i “Web Service” che dovrebbero formare la futura spina dorsale di Internet: una rete di agenti intelligenti in grado di anticipare e gestire i bisogni degli utenti tenendo insieme un gran numero di applicazioni diverse, ma mentre Java, il linguaggio alla base del progetto Sun ONE, riesce ad eseguire programmi su qualunque sistema, la piattaforma .NET di Microsoft è stata studiata per funzionare solo su Windows. Sun dunque aveva portato il Gruppo di Gates in tribunale, perché dell¿avviso che Microsoft minaccia di rafforzare il suo monopolio nel settore dei software al mercato emergente dei servizi Web.
Sun sostiene che, una volta avviata la distribuzione di .Net Framework in Windows XP, gli addetti allo sviluppo software non avrebbero più incentivi a sviluppare programmi compatibili con Java. La corte di Baltimora il 23 dicembre scorso aveva deciso che bisognava rimediare agli abusi di posizione dominante del primo produttore mondiale di software, e aveva imposto a Microsoft di includere il linguaggio Java in Windows entro 4 mesi. Ma la Corte d¿appello ha sospeso la sentenza, ritenendo che il giudice non aveva fornito prova del ¿torto irreparabile¿, subito da Sun Microsystems.
Sun non è uscito dal giudizio completamente perdente, poiché la Corte ha nello stesso tempo confermato un ingiunzione preliminare che protegge i suoi diritti di proprietà intellettuale, vietando a Microsoft la distribuzione di prodotti per personal computer simili a quelli di Sun, come Java Virtual Machine. (A.T.)
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